“Non più un Sud come periferia, ma un Sud come laboratorio innovativo, come laboratorio di idee e come sforzi mentali, sociali, istituzionali, anzi interistituzionali, per uscire da un gap storico nel quale non vogliamo più sentirci relegati. Quindi anche l’Europa deve pensare a un Sud che può raccontare la sua storia e anche le sue evoluzioni migliori e positive. Non un Sud fardello ma un Sud propulsivo, propositivo, fatto di donne e uomini che vogliono assolutamente cambiare anche degli stereotipi che non calzano più”.
È intervenuta così la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo che oggi, a Napoli, durante l’evento ‘Sud chiama Europa’, ha incontrato i primi cittadini Gaetano Manfredi, Giuseppe Falcomatà, di Reggio Calabria, e Roberto Lagalla, di Palermo. “La ventata ricchissima del Pnrr – ha poi spiegato Episcopo – ci impone di pensare al giorno dopo, perché quando cesserà questo gettito di fondi, noi dovremo difendere e manutenere quei beni che abbiamo cantierizzato e realizzato. Abbiamo un cimento in più adesso: il dopo Pnrr”. (Agenzia Dire)