“Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam. Eminentissimum ac reverendissimum Dominum, Dominum Robertum Franciscum, Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Prevost, qui sibi nomen imposuit Leonem XIV”. La Chiesa cattolica ha un nuovo Papa: è il 69enne americano Robert Francis Prevost che ha scelto il nome di Leone XIV. È il primo pontefice statunitense della storia. Prevost è nato a Chicago.
“La pace sia con voi – le sue prime parole -. Questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon Pastore. Vorrei che la pace raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli, tutta la terra. La pace sia con voi. Una pace disarmata, disarmante, umile. Dio ci ama tutti, incondizionatamente. Ancora conserviamo nelle nostre orecchie la voce di papa Francesco, che benediceva Roma, e il mondo intero, il giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione. Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti. E il male non prevarrà: siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di lui come il ponte per essere raggiunti da Dio e dal suo amore. Aiutateci a costruire ponti, con il dialogo, per essere sempre in pace. Grazie a Papa Francesco. Vorrei isolare tutti i fratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro, per camminare insieme a voi per cerare la pace, la giustizia, e lavorare con gli uomini e le donne, fedeli a Gesù Cristo, per essere missionari”. Prevost ha poi concluso benedicendo il mondo in latino.
I fedeli in piazza e la fumata bianca
Dopo la fumata nera della mattinata, alle 18:07 di oggi dal comignolo della Cappella Sistina si è levata la tanto attesa fumata bianca, segno inequivocabile che i cardinali riuniti in conclave hanno raggiunto l’accordo sull’elezione del 267esimo Pontefice della storia.
Un boato di gioia è immediatamente esploso tra le migliaia di fedeli assiepati in piazza San Pietro, che da ore scrutavano il cielo sopra il Vaticano con lo sguardo fisso al comignolo. Lacrime, applausi, preghiere e canti hanno accolto il segnale che pone fine alla sede vacante, iniziata dopo la morte di papa Francesco.
Il voto decisivo nel terzo scrutinio della giornata
La fumata bianca è arrivata nel pomeriggio del secondo giorno di conclave, al termine del terzo scrutinio complessivo, iniziato intorno alle 16.30. I 133 cardinali elettori erano tornati stamane in Sistina dopo la fumata nera di ieri e i primi voti di oggi, che non avevano raggiunto il quorum richiesto di 89 voti su 133.