Scontro politico a Foggia sul futuro della sede dell’associazione Giovanni Panunzio – Legalità Eguaglianza Diritti, con un duro botta e risposta tra la maggioranza e l’opposizione. Dopo la denuncia del movimento “Cambia – Con Angiola”, che ha parlato di abbandono della struttura comunale di via Scillitani, è arrivata la replica ferma dell’assessore alla Legalità Giulio De Santis, che ha chiarito punto per punto la posizione dell’amministrazione.
“Abbiamo ereditato un patrimonio immobiliare disastrato”
“La sede di via Scillitani è parte di un patrimonio immobiliare comunale che abbiamo ereditato in condizioni critiche”, ha spiegato De Santis, facendo un parallelismo con i noti problemi di infiltrazioni che affliggono il terzo piano di Palazzo di Città. “Così come piove lì, piove anche in quella struttura”, ha aggiunto, attribuendo lo stato di degrado a una cattiva gestione passata e non alla responsabilità dell’attuale giunta.
Contro l’accusa di abbandono, l’assessore ha risposto con decisione: “È falso e scorretto insinuare che ci sia stato disinteresse. La struttura è già stata destinata alla creazione della quarta stazione dei carabinieri di Foggia, un presidio concreto e quotidiano di legalità”.
Finanziamenti in arrivo e nuova sede per l’associazione
L’assessore ha inoltre annunciato che i lavori necessari saranno coperti attraverso gli avanzi di bilancio, inseriti in una più ampia strategia di razionalizzazione e uso efficiente degli spazi comunali. Per quanto riguarda l’associazione Panunzio, De Santis ha ribadito il riconoscimento del suo valore e del suo ruolo fondamentale nella diffusione della cultura della legalità.
“Sarà garantita una sede provvisoria – ha spiegato – fino alla realizzazione del Palazzo delle Associazioni, un progetto che offrirà spazi dignitosi e funzionali a tutte le realtà del Terzo Settore, attraverso un bando pubblico e trasparente”. Un segnale chiaro verso una gestione più ordinata e meritocratica delle sedi associative.
“No alla propaganda, sì ai fatti”
Il tono della replica è stato netto anche sul piano politico. “La lotta alle mafie non si fa con gli slogan o con le polemiche, ma con atti concreti”, ha sottolineato De Santis, rivendicando l’impegno quotidiano dell’amministrazione per riportare legalità e trasparenza a Foggia.
“Non accettiamo lezioni da chi oggi strumentalizza una difficoltà per fini politici. I cittadini meritano verità, non propaganda”, ha concluso l’assessore, rilanciando così l’azione della giunta in un momento di alta tensione istituzionale.
La vicenda conferma come il tema della legalità e della gestione del patrimonio comunale restino al centro del dibattito politico cittadino, soprattutto in una fase in cui la ricostruzione morale e civile di Foggia passa anche attraverso simboli e luoghi della memoria attiva, come la sede dell’associazione intitolata a Giovanni Panunzio.