Il Conclave per eleggere il successore di Papa Francesco si terrà tra il 5 e il 10 maggio, in linea con la tradizione che prevede la chiusura delle porte della Cappella Sistina tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Pontefice. Saranno 135 i cardinali con meno di 80 anni ad avere diritto di voto, di cui circa l’80% nominati proprio da Francesco. Un collegio variegato, che rappresenta ben 71 Paesi, con un numero sempre maggiore di porporati provenienti da America Latina, Asia e Africa. Solo 19 gli italiani.
Luis Antonio Tagle, volto dell’Asia e amico di San Pio
Tra i papabili più accreditati per salire al soglio pontificio, spicca il nome di Luis Antonio Gokim Tagle, cardinale filippino, oggi prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Nato a Manila nel 1957, Tagle ha radici anche cinesi: sua madre proviene infatti da una famiglia immigrata da Fujian. Questa doppia appartenenza culturale lo ha reso una figura strategica nel dialogo con Pechino, soprattutto dopo l’accordo tra Vaticano e Cina sulla nomina dei vescovi, firmato nel 2018.
Tagle è molto più di un diplomatico. È un uomo di popolo, vicino ai poveri, alle periferie esistenziali, in perfetta sintonia con lo spirito che ha caratterizzato il pontificato di Francesco. Proprio per questo, il Papa lo ha voluto alla guida della Caritas Internationalis nel 2015 e successivamente al Dicastero per l’Evangelizzazione, uno degli incarichi più importanti della Curia.
Ma Foggia lo conosce anche da vicino. Lo scorso febbraio 2025, Tagle ha visitato la città in occasione dell’arrivo del saio delle stimmate di Padre Pio, un evento che ha richiamato migliaia di fedeli. La sua presenza nel capoluogo dauno non è passata inosservata: la sua umiltà, la sua capacità di ascolto e il suo profondo legame con la spiritualità francescana hanno lasciato un segno nella comunità locale. A giugno 2022 sempre Tagle era stato a San Giovanni Rotondo per il ventennale della canonizzazione di Padre Pio.

Un papato asiatico? L’ipotesi prende quota
Non è un mistero che Papa Francesco abbia più volte indicato l’Asia come “il futuro della Chiesa”. E Tagle potrebbe incarnare proprio questa visione: giovane rispetto alla media del collegio cardinalizio, con una formazione accademica solida e una visione pastorale radicata nei valori della misericordia e della missione.
Il suo nome circola da anni nei corridoi vaticani, ma oggi più che mai la sua candidatura sembra trovare terreno fertile. Se fosse eletto, sarebbe il primo Papa asiatico della storia moderna e rappresenterebbe una svolta epocale, anche per le relazioni della Santa Sede con il continente più dinamico e popoloso del mondo.
Un Conclave imprevedibile ma carico di attese
Accanto a Tagle, tra i favoriti per l’elezione figurano altri cardinali di spicco come Pietro Parolin, Matteo Zuppi, Pierbattista Pizzaballa, Joseph Tobin, Blase Cupich e Fridolin Ambongo Besungu, espressioni di sensibilità e aree geografiche differenti. Ma come sempre accade nei Conclavi, il risultato potrebbe sorprendere, guidato più dallo Spirito Santo che dalle logiche umane.
I fedeli di tutto il mondo attendono la fumata bianca, simbolo dell’elezione del nuovo Pontefice. E anche Foggia, che nelle scorse settimane ha accolto Tagle con affetto e partecipazione, potrebbe ritrovarsi spiritualmente ancora più vicina a Roma, se il prossimo Papa dovesse essere proprio quel cardinale venuto dalle Filippine che ha saputo toccare il cuore di una città devota.