Ha implorato aiuto per sette minuti, colpita senza pietà da chi aveva sposato cinquant’anni prima. Lucia Chiapperini, 75 anni, è morta tra le mura di casa, uccisa a colpi di forbici dal marito Vincenzo Visaggi, 75 anni anche lui. Dietro la porta, i loro due nipotini sentivano tutto: le urla della nonna, le minacce del nonno, il rumore sordo di un’aggressione senza ritorno. La scena si è consumata nella frazione Mariotto di Bitonto, in un appartamento dove le telecamere non hanno ripreso le immagini, ma hanno registrato l’intero audio del delitto, come rivelato da La Gazzetta del Mezzogiorno.
Le parole prima della morte
Alle 10.40 c’era stata una telefonata tra i due coniugi. Lui l’aveva accusata di tradimento, lei aveva negato. Poi, diciassette minuti dopo, Lucia è entrata in casa. L’aggressione è partita subito: offese, schiaffi, poi la furia cieca. “Devi morire con me”, le urlava Visaggi, mentre lei ripeteva in lacrime: “Aiuto, non ce la faccio più”. Colpi al torace, alle mani, al volto. Poi il silenzio. L’uomo ha provato a togliersi la vita, senza riuscirci. Alle 11.09 ha chiamato il 112 confessando tutto: “Ho ucciso mia moglie, non mi interessa più nulla della vita”.
I bambini testimoni indiretti
Chiusa la porta, Visaggi aveva lasciato fuori i nipoti di 9 e 7 anni. Lucia era andata da lui portandoli con sé. Dopo pochi minuti, il maggiore ha scritto alla madre: “Stanno litigando, il nonno ci ha chiuso fuori”. La donna, che ospitava la madre da qualche giorno proprio perché spaventata, ha avvisato il fratello. Quando lui è arrivato, ha suonato, ha chiamato, ma nessuno ha risposto. I carabinieri e il 118, forzando la porta, si sono trovati di fronte al corpo della donna disteso sul pavimento, immerso nel sangue. Il marito era in camera da letto, vestiti sporchi e forbici in cucina.
Il precedente ignorato
Nei giorni precedenti l’uomo aveva già minacciato Lucia con dei coltelli. Lo ha confermato la figlia, ascoltata dopo l’omicidio. “Era impaurita, non voleva più stare con lui. Mio padre voleva gestire l’eredità di mio nonno, la costringeva a vendere tutto, diceva che la casa era solo sua. Voleva comandare, era malato per i soldi”. Nella casa i militari hanno trovato 13mila euro nascosti dietro un armadio, probabilmente per sottrarli alla moglie. Anche il figlio della coppia ha confermato: “Aveva il bisogno costante di avere ragione, voleva il controllo di tutto”.
L’arresto e il silenzio in aula
Visaggi è stato interrogato in caserma dalla pm Angela Maria Morea, assistito dall’avvocato Pietro Paolo Fortunato. Ha ammesso di aver ucciso Lucia, ma davanti alla gip Antonella Cafagna si è avvalso della facoltà di non rispondere. È stato arrestato in flagranza per omicidio volontario aggravato. Il provvedimento è stato convertito in custodia cautelare in carcere.
Lutto cittadino e minori seguiti dai servizi
Il sindaco Francesco Paolo Ricci ha annunciato il lutto cittadino nel giorno del funerale. I servizi sociali stanno monitorando la situazione dei due nipoti. L’assessora Silvia Altamura ha spiegato che, se confermato il coinvolgimento diretto dei minori, sarà attivato il protocollo per la protezione dei bambini esposti alla violenza assistita.
Come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, il femminicidio di Lucia Chiapperini era stato preceduto da segnali ignorati. Nessuno, però, ha fermato quella mano prima che fosse troppo tardi.