Negli stabilimenti Stellantis di Mirafiori, Verrone, Pratola Serra, Termoli, Atessa, Cassino, in quelli Iveco di Piacenza, Foggia, Torino, Brescia, Suzzara e alla Cnh Industrial di Torino, le lavoratrici e i lavoratori stanno scioperando per chiedere un giusto salario”. Lo rende noto, in un comunicato, la Fiom Cgil. “La trattativa per il rinnovo del biennio economico del contratto specifico di lavoro – spiegano Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità e Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil – non sta proseguendo e sta determinando una vera e propria emergenza salariale, a causa del carico degli ammortizzatori sociali che, soprattutto in Stellantis, stanno pesando strutturalmente ormai da anni. La Fiom-Cgil, insieme con le lavoratrici e i lavoratori, chiedono aumenti salariali che difendano il potere d’acquisto e anche un’integrazione al reddito quando le aziende utilizzano gli ammortizzatori sociali”.
“Non è accettabile una condizione sostanzialmente permanente di ammortizzatori sociali. Inoltre, servono investimenti e prospettive produttive certe per gli stabilimenti di Stellantis, Iveco e Cnh Industrial. È bene ricordare che tutti e tre i gruppi, anche nel 2024, hanno registrato grandi utili e hanno raggiunto dividendi miliardari, mentre le lavoratrici e i lavoratori soffrono una riduzione sempre più preoccupante delle giornate di lavoro e quindi dei propri salari. Nei prossimi giorni in tutti gli altri stabilimenti di Stellantis, Iveco, Cnh Industrial e anche in Ferrari proseguiranno le iniziative di sciopero nonché la campagna di assemblee nei luoghi di lavoro, dove, in stretto rapporto con i lavoratori si valuterà, in assenza di risposte e della ripresa di un tavolo di trattativa, come proseguire in questa delicata vertenza”. (Ansa)