È un periodo difficile e complicato per chi sta amministrando nelle principali città della Capitanata: da Manfredonia a San Severo, da San Giovanni Rotondo a Foggia, alla stessa Provincia, le maggioranze di governo sono alle prese con problemi di coesione. Soprattutto al Comune di Foggia dove anche, chi come Azione è in maggioranza, trova elementi di criticità. È di stamattina l’intervento del sui segretario provinciale, Matteo Iacovelli che tuona. “Ad un anno e mezzo dal suo insediamento e, come giusto che sia, dopo il periodo di rodaggio, da questa amministrazione ci si aspettava ben altro. Nostro malgrado siamo costretti a registrare solo flebili tentativi di avviare un modo di procedere in assenza di confronto, con la partecipazione aperta alla città. Quasi come se si avesse la percezione di chiudersi in se stessi. Un modo di procedere che non porta a nulla e non giova neanche ai fini della raccolta dei consenso, mandando in cantina il motto è tutta un’altra storia. Il risultato è palese: una città ferma al palo, scelte che tardano a venire, incertezza sulle decisioni da prendere. Su argomenti importanti si rilevano strani rinvii e ritiri di proposte di deliberazioni iscritti all’ordine del giorno del consiglio comunale, discussioni che che non sempre vedono posizioni univoche e chiare da parte dei componenti della maggioranza, e talvolta in contrasto con le decisioni del governo della città. Un modo di procedere che la dice lunga sulle discrasie esistenti tra i consiglieri comunali e l’esecutivo. Cosi non si può andare avanti. Le varianti sul turismo rurale, le acquisizioni sananti, mozioni su commercio e artigianato, sulle arti di strada, sul recupero di edifici pubblici ai fini sociali, e non ultimo l’housing sociale e lo stretto legame con il prosieguo per la formazione del PUG. Tutti argomenti ritirati e rinviati”.
“E intanto – prosegue – pendono questioni importanti: cosa è stato fatto in ordine alle illiceità emerse nelle vicende giudiziarie in ordine all’affidamento ad AMIU dettagliatamente riportate sui giornali e sbandierate nella seduta di consiglio comunale? Quali iniziative sono state avviate per l’analogo controllo? Quali verifiche sono state avviate per quanto riguarda la sosta tariffaria? Qual è il percorso che si intende seguire per il prosieguo delle attività ai fini della formazione del PUG? Il documento programmatico preliminare resta valido oppure si riparte con un nuovo atto? Qual è il reale dimensionamento del fabbisogno abitativo relazionato allo stato di fatto di ampie zone della città le cui abitazioni sono prive dei requisiti minimi di agibilità? Qual è il reale stato di ampie zone urbane sulle quali insistono abusi edilizi? Domande – conclude il segretario provinciale di Azione – che non trovano risposte. Adesso basta, qui è in gioco il destino della città e la credibilità di chi è stato chiamato ad amministrare. Azione, pur confermando la propria posizione all’interno della maggioranza, esprime profonda preoccupazione per il futuro di Foggia”.