Per mesi avrebbe trasformato la convivenza con la compagna in un incubo fatto di botte, insulti, continue richieste di denaro e minacce di morte. Tutto questo anche sotto gli occhi della loro bambina di soli cinque anni. Alla fine, la donna ha trovato il coraggio di denunciare e per lui sono scattate le manette. Un 35enne pregiudicato di Margherita di Savoia è stato arrestato nella mattinata di venerdì 4 aprile dai carabinieri della locale stazione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Foggia con le accuse di maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
L’inferno cominciato a febbraio: “Aggressioni quasi ogni giorno”
Secondo quanto ricostruito dai militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, le violenze sarebbero iniziate nel febbraio scorso e si sarebbero protratte con cadenza quasi quotidiana. La donna, costretta a subire una lunga serie di vessazioni sia fisiche che psicologiche, ha raccontato di essere stata più volte picchiata e insultata, spesso anche in presenza della figlia. Frequenti anche le minacce e le richieste di denaro, che sarebbero sfociate in veri e propri episodi di estorsione.
L’ultima aggressione e il coraggio della denuncia
A far scattare l’intervento delle forze dell’ordine è stata l’ennesima richiesta di soldi avanzata nei giorni scorsi dal 35enne. Al rifiuto della compagna, l’uomo avrebbe reagito con nuova violenza. Temendo per la propria vita e per quella della figlia, la donna si è rivolta ai carabinieri, formalizzando una denuncia che si è rivelata decisiva per avviare le indagini e ottenere la misura restrittiva.
Indagini in corso, l’uomo trasferito in carcere a Foggia
L’uomo è stato portato nella casa circondariale di Foggia, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari: nelle prossime ore si svolgerà l’interrogatorio di garanzia, durante il quale l’indagato potrà fornire la propria versione dei fatti. La sua eventuale responsabilità sarà stabilita nel corso del processo, nel pieno contraddittorio tra le parti.