Il Reparto Prevenzione Crimine di San Severo resterà operativo. A renderlo noto è il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) di Foggia, che in un comunicato ufficiale esprime soddisfazione per la decisione del Ministero dell’Interno di non procedere con la chiusura di alcun Reparto, inclusa l’unità foggiana. Un risultato definito “importante e rasserenante”, sia per il territorio che per i poliziotti coinvolti.
Il rischio di chiusura era emerso nell’ambito del piano di razionalizzazione dei presidi di polizia sul territorio nazionale, che avrebbe potuto portare allo smantellamento di alcuni reparti. Tra questi, anche quello di San Severo, ritenuto presidio strategico per il contrasto alla criminalità nell’Alto Tavoliere. “Un arretramento dello Stato avrebbe lasciato spazi alla mafia e alla criminalità sempre più agguerrita”, si legge nella nota del segretario provinciale Giuseppe Vigilante.
La decisione del Viminale è arrivata dopo una serie di interlocuzioni istituzionali e sindacali. Determinante, secondo il SAP, l’incontro del 5 marzo scorso tenutosi a Foggia alla presenza del segretario generale Stefano Paoloni, del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario Nicola Molteni. Proprio quest’ultimo, insieme al capo della Polizia Vittorio Pisani, avrebbe confermato che non vi sarà alcuna chiusura di Reparti Prevenzione Crimine, tantomeno di quello sanseverese.
Il SAP ringrazia per l’impegno il sottosegretario Molteni, i parlamentari Gatta, Fallucchi e La Salandra, il consigliere regionale Splendido, il sindaco di San Severo Lidya Colangelo e l’intero Esecutivo. “Una squadra di governo attenta ai bisogni di sicurezza dei cittadini e al lavoro delle forze dell’ordine”, sottolinea Vigilante, che rivolge infine un ringraziamento al SAP nazionale e alla squadra provinciale per la “serietà e caparbietà” nella gestione di una questione tanto delicata.
Il Reparto di San Severo continuerà dunque a garantire la sua azione preventiva in un’area notoriamente complessa, evitando una perdita che avrebbe avuto ricadute pesanti in termini di sicurezza e presenza dello Stato sul territorio.