Un lungo corteo di fedeli ha attraversato le strade del centro di Foggia per rinnovare la secolare devozione alla Beata Maria Vergine dell’Iconavetere, patrona della città e della diocesi. La tradizionale processione dell’Iconavetere, momento di profonda spiritualità e aggregazione per la comunità, si è tenuta nel pomeriggio con partenza dalla basilica minore di San Giovanni Battista.
La giornata di celebrazioni si è aperta con la solenne preghiera dei Primi Vespri attraverso parole di speranza e benedizione: “Dio, fonte di ogni bene, vi assista e vi protegga con la sua santa benedizione e renda fecondo il vostro lavoro”.
La processione e la benedizione dei campi
Dopo la preghiera, la sacra effigie dell’Iconavetere è stata portata in processione per le vie cittadine, seguita da una folla devota. Il percorso ha toccato via Manzoni, via Fuiani, corso Garibaldi, piazza XX Settembre, corso Cairoli, piazza Giordano, corso Vittorio Emanuele II, corso Garibaldi, via Duomo e piazza Pericle Felice, coinvolgendo migliaia di cittadini accorsi per rendere omaggio alla Vergine.
Come da tradizione, uno dei momenti più significativi si è svolto in piazza Villani, dove si è tenuta la benedizione dei campi e degli agricoltori, un gesto simbolico che lega profondamente la città di Foggia alle sue origini rurali e al valore del lavoro nei campi.
Un momento di unità e fede
L’evento, come ogni anno, ha rappresentato un’occasione di forte partecipazione comunitaria, con la presenza di fedeli di ogni età, autorità religiose e civili. La processione dell’Iconavetere è un rito identitario per la città di Foggia, capace di unire tradizione e spiritualità, rinnovando la devozione per la Madonna dei Sette Veli.
Nel suggestivo tramonto che ha accompagnato la processione, i canti e le preghiere hanno risuonato per le strade, testimoniando una fede che attraversa i secoli e continua a essere viva nel cuore dei foggiani.