Antonio Decaro rompe il silenzio e interviene nel dibattito che da giorni sta agitando il Partito Democratico, escludendo l’ipotesi di un congresso anticipato e ribadendo la necessità di lavorare uniti per costruire un’alternativa politica al governo di centrodestra. In un post pubblicato sui suoi profili social, l’ex sindaco di Bari e attuale europarlamentare si smarca dalle voci che lo indicano come possibile candidato alla segreteria, rafforzando invece il ruolo dell’attuale leader Elly Schlein.
“Non serve un congresso, serve responsabilità”
Decaro è netto: “Non abbiamo bisogno di un congresso del Partito Democratico. Non ne ha bisogno l’Italia, non ne ha bisogno il PD”. L’europarlamentare chiarisce di essere contrario a qualsiasi scenario che metta in discussione la leadership di Schlein, sottolineando come il partito abbia già una segretaria “eletta da poco, autorevole e pienamente titolata a terminare il suo mandato”.
Dichiarazioni che arrivano dopo giorni di tensioni interne, con correnti e dirigenti divisi tra chi chiede una riflessione profonda sulla linea politica del PD e chi invece insiste sulla necessità di non logorare la segreteria in carica.
Decaro si smarca dalle voci sulla segreteria
Negli ultimi giorni, il nome di Antonio Decaro è stato più volte accostato a una possibile sfida alla guida del partito. Una prospettiva che lo stesso eurodeputato respinge con fermezza: “Sapete che non amo intervenire nelle questioni di partito, ma oggi sento il dovere di fare un richiamo alla responsabilità del momento e all’ascolto dei cittadini e dei nostri elettori”.
Un messaggio chiaro ai dirigenti dem: non è il momento di ripiegarsi su questioni interne, bensì di rispondere alle istanze della base e costruire un progetto politico che possa realmente competere con il centrodestra.
L’appello all’unità dopo la piazza di Roma
Decaro richiama anche la mobilitazione dello scorso sabato a Roma, quando migliaia di persone sono scese in piazza al fianco del PD. “I cittadini e i nostri elettori ci hanno chiesto a gran voce di restare uniti”, sottolinea l’ex sindaco di Bari, lanciando un segnale a chi, all’interno del partito, continua a evocare un cambio di leadership.
Parole che suonano come un tentativo di ricompattare il PD dopo giorni di scontri e tensioni, evitando che il partito si chiuda in una discussione interna mentre il Paese attende risposte concrete.