All’udienza del 6 marzo 2025, il Tribunale di Foggia (presidente Talani, giudici Paci e Casciello) ha assolto con formula piena (perché il fatto non sussiste) Maria Villani, ex direttrice del Parco Nazionale del Gargano. L’accusa a suo carico era di peculato per l’utilizzo delle autovetture di servizio.
L’avvocato Michele Vaira, difensore dell’imputata, ha dichiarato: “Attendevamo con assoluta serenità la decisione del tribunale, nei cui confronti riponevamo la consueta fiducia, consapevoli della nostra innocenza e convinti di aver esposto adeguatamente le nostre ragioni.
Il processo ha stabilito, senza ombra di dubbio, che l’accusa rivolta alla dott.ssa Villani era calunniosa, ordita al preciso fine di estrometterla dal suo ruolo (cosa poi avvenuta con un procedimento disciplinare – lampo), da lei svolto con particolare diligenza e onestà.
La testimone-chiave è stata Carmela Strizzi, che ha confermato che le fu chiesto di segnalare a mezzo mail alla presidenza del parco dei fatti a lei nemmeno noti. Tale mail fu lo strumento per presentare una denuncia contro la Villani dietro lo schermo del whistleblowing. A tale denuncia ha fatto seguito una indagine frettolosa, viziata da un fideistico affidamento alle dichiarazioni fuorvianti del presidente del Parco. In dibattimento, invece, abbiamo dimostrato la legittimità di ogni singolo viaggio della direttrice Villani sui mezzi di servizio”.