La chiusura del Reparto Prevenzione Crimine di San Severo sarebbe un colpo durissimo alla sicurezza del territorio. È questo il grido d’allarme lanciato da Rita Montrone, ex commissario capo della Squadra Mobile di Foggia, che ha prestato servizio in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata.
“San Severo, Foggia, l’intera Capitanata – denuncia Montrone – subiscono da anni la violenza e l’arroganza dei clan, che controllano il traffico di droga, il racket e le estorsioni, soffocando l’economia locale e seminando paura tra i cittadini e gli imprenditori onesti”.
Per questo, l’eventualità che venga smantellato il Reparto Prevenzione Crimine, che rappresenta un baluardo della legalità sul territorio, viene considerata un rischio enorme. “Non possiamo permettere che lo Stato faccia un passo indietro – avverte – perché sappiamo bene cosa accade quando la presenza dello Stato arretra: i clan avanzano, la paura cresce, il territorio torna in mano a chi vuole imporre la legge della violenza e dell’illegalità”.
Dopo la scuola di polizia, un altro smantellamento della sicurezza?
Montrone ricorda come il territorio abbia già subito in passato un’altra grave perdita in termini di sicurezza e formazione: la chiusura della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Foggia.
“Nel 2007 la scuola è stata chiusa, e definitivamente smantellata nel 2023 – spiega – segnando la fine di un’istituzione che ha formato per oltre 40 anni migliaia di agenti, garantendo una maggiore presenza di forze dell’ordine sul territorio. La sua chiusura ha avuto conseguenze anche sull’economia locale, privando la città di un indotto importante per il commercio, la ristorazione e l’ospitalità”.
Secondo Montrone, se il Reparto Prevenzione Crimine dovesse seguire la stessa sorte, il danno per il territorio sarebbe ancora più grave: “Oggi l’eventuale chiusura di questo presidio sarebbe un ulteriore schiaffo alla sicurezza di tutti noi. Siamo in una terra che ha bisogno di più Stato, non di meno”.
L’appello alle istituzioni e ai cittadini: “Non restiamo in silenzio”
Montrone lancia un appello diretto al Governo, ai parlamentari e alle forze politiche di ogni schieramento, chiedendo un impegno concreto per evitare la chiusura del reparto: “Fate la vostra parte, non lasciate il nostro territorio senza protezione. Non permettete che la criminalità organizzata vinca ancora una volta”.
Ma l’appello non è solo alle istituzioni: è anche ai cittadini, chiamati a non restare in silenzio. “San Severo, la Capitanata, Foggia meritano sicurezza, legalità, un futuro diverso da quello che la mafia vorrebbe imporre. Dobbiamo unire le nostre voci, difendere il nostro diritto a vivere in un territorio sicuro e libero dalla paura”.
E conclude con un monito chiaro: “San Severo non deve essere lasciata sola. La Capitanata non deve essere abbandonata. Lo Stato c’è, e deve continuare ad esserci“.