La provincia di Foggia e l’intera Puglia si preparano ad affrontare una crisi idrica senza precedenti. I dati emersi durante la seduta congiunta della V Commissione regionale e della Commissione speciale sulla gestione delle risorse idriche, tenutasi nei giorni scorsi, dipingono un quadro allarmante: le riserve d’acqua negli invasi sono in drastico calo e la stagione estiva 2025 potrebbe essere segnata da gravi carenze idriche.
Il presidente della Commissione speciale, Fabio Romito, ha sottolineato l’importanza di un’azione congiunta per affrontare l’emergenza e prepararsi al consiglio regionale monotematico dell’11 marzo, in cui saranno presentate proposte e strategie per mitigare il rischio siccità. Il presidente della V Commissione, Michele Mazzarano, ha richiesto alla giunta regionale una relazione dettagliata sulla situazione attuale e sulle prospettive future, per evitare che il territorio si trovi nuovamente impreparato.
Foggia e il Gargano a rischio: l’ipotesi di un dissalatore a Manfredonia
Dai dati presentati dal direttore generale di Acquedotto Pugliese (Aqp), Francesca Portincasa, emerge che tutte le fonti di approvvigionamento sono in sensibile riduzione. Le sorgenti, rispetto ai valori medi del periodo di 4.663 l/s, si attestano a fine gennaio sui 3.360 l/s, mentre gli invasi mostrano cali significativi: il Sinni è passato da 208 a 123 milioni di metri cubi, il Fortore da 166 a 50 milioni di metri cubi.
Per contrastare la crisi, oltre alle misure immediate come la riduzione della pressione notturna e il controllo delle perdite nelle reti, Aqp ha avviato studi per la diversificazione delle fonti. Tra le soluzioni prospettate, oltre ai dissalatori già previsti a Taranto, Brindisi e Isole Tremiti, si valuta un’ulteriore installazione a Manfredonia, che potrebbe rappresentare un’opportunità strategica per la provincia di Foggia.
Investimenti e nuove misure per limitare l’emergenza
Il direttore dell’Autorità idrica pugliese, Cosimo Ingrosso, ha evidenziato come il piano d’ambito fino al 2040preveda ingenti investimenti per ridurre le perdite d’acqua e migliorare l’efficienza della rete idrica. Il dirigente del servizio sistema idrico integrato, Andrea Zotti, ha invece annunciato l’aggiornamento del piano di emergenza idrica, che comporterà restrizioni all’erogazione per usi irrigui, con la richiesta ai consorzi agricoli di fornire i dati sui fabbisogni minimi per pianificare al meglio la distribuzione dell’acqua.
Gli investimenti già effettuati ammontano a circa 740 milioni di euro, cui si aggiungono 630 milioni di euro dalle precedenti programmazioni. Tuttavia, restano ancora opere da completare e impianti pronti ma non operativi per mancanza di gestione, tema su cui si è soffermato l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, che ha ribadito la necessità di assumersi precise responsabilità nella gestione delle infrastrutture.
Verso una nuova legge sulla gestione delle acque
Un altro tema cruciale è la necessità di una nuova legge regionale sulla gestione delle acque superficiali e sotterranee, che consentirebbe di disciplinare in maniera organica la ricerca, l’estrazione e l’utilizzo delle risorse idriche, oltre a fornire finalmente un quadro certo sui pozzi esistenti attraverso un meccanismo di regolarizzazione e sanatoria.
Il dossier sulla crisi idrica della Puglia sarà al centro della discussione del consiglio regionale dell’11 marzo, quando saranno presentate le strategie per evitare il collasso del sistema idrico nella stagione estiva. Nel frattempo, il territorio di Foggia e del Gargano osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione, in attesa di interventi concreti per scongiurare l’emergenza.