Il Policlinico di Foggia ha attivato un servizio di supporto psicologico rivolto agli operatori sanitari vittime di aggressione. Il progetto, parte del piano di riorganizzazione del Pronto soccorso, è stato predisposto dalla professoressa Anna Maria Petito, dal dottor Antonio Petrone e dalla dottoressa Paola Caporaletti, con la consulenza psicologica affidata alla dottoressa Viviana Traversi.
“Sono due progetti che rientrano nel piano di riorganizzazione del Pronto soccorso”, ha dichiarato il direttore generale facente funzioni Elisabetta Esposito, sottolineando l’importanza del servizio nel fornire “un adeguato supporto psicologico” al personale sanitario esposto a episodi di violenza.
Potenziata l’accoglienza con il caring nurse
Oltre al supporto per gli operatori sanitari, il Policlinico ha anche rafforzato il ruolo dell’infermiere dedicato all’accoglienza. Questa figura, già presente in ospedale, si occupa della comunicazione con pazienti, familiari e caregiver, facilitando il percorso di accesso alle cure.
L’infermiere d’accoglienza è stato introdotto in Puglia con la deliberazione regionale numero 1059 del 31 luglio 2024, che stabilisce linee guida per prevenire e gestire atti di violenza contro il personale sanitario. Il documento, elaborato dal Sistema regionale di gestione integrata della sicurezza sul lavoro (Sirgisl), evidenzia l’importanza di un professionista dedicato all’informazione e al counselling in Pronto soccorso.
“Questa figura è un ulteriore elemento del percorso di umanizzazione delle cure nel quale crediamo fermamente”, ha spiegato la dottoressa Esposito. “L’accoglienza e la comunicazione sono aspetti fondamentali per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria”.
Un impatto positivo sulla gestione del Pronto soccorso
Secondo il direttore sanitario Leonardo Miscio, la presenza dell’infermiere dedicato all’accoglienza – già sperimentata con successo in altri ospedali pugliesi – ha dimostrato di ridurre l’ansia e la tensione dei pazienti e dei loro familiari.
“La figura del caring nurse è già stata introdotta con successo in alcuni ospedali sul nostro territorio. La sua presenza riduce ansia e preoccupazione di pazienti e familiari in attesa e permette di offrire informazioni corrette sul percorso di cure”, ha dichiarato Miscio. “In questo modo si riducono le segnalazioni negative all’Urp e le aggressioni fisiche e verbali al personale sanitario”.
Le nuove misure adottate dal Policlinico di Foggia si inseriscono in una strategia più ampia per garantire maggiore sicurezza agli operatori sanitari e migliorare l’esperienza dei pazienti, rendendo il Pronto soccorso un ambiente più organizzato ed efficiente.