Un’operazione congiunta della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di 98.450 euro in contanti nel porto di Bari. L’intervento, avvenuto a metà gennaio, ha permesso di individuare una vettura proveniente dalla Grecia con a bordo due cittadini ellenici che trasportavano, senza dichiararlo, un’ingente somma di 237.045 euro nascosta tra gli effetti personali e in un marsupio.
L’operazione e il ritrovamento della somma
I controlli, intensificati nell’ambito del monitoraggio dei flussi commerciali tra Italia e paesi dell’area Schengen, hanno permesso di individuare i due passeggeri grazie al nervosismo manifestato dal conducente durante il controllo di routine. Insospettiti dalla vaghezza delle risposte fornite sulla quantità di denaro trasportato, i militari hanno deciso di procedere a una verifica più approfondita del veicolo.
L’ispezione è stata condotta con l’ausilio dell’unità cinofila anti-valuta della Guardia di Finanza, in particolare del cane Kristina, addestrato per il rilevamento di denaro contante. Il fiuto dell’animale ha permesso di individuare 30mila euro tra gli effetti personali di un passeggero e, poco dopo, il resto della somma: 206.900 euro nascosti in un marsupio appartenente al conducente.
Il sequestro e le sanzioni
Vista la nazionalità straniera dei soggetti e l’entità della somma trasportata, le autorità hanno effettuato verifiche incrociate nelle banche dati per accertare eventuali collegamenti con attività illecite. Non essendo emersi elementi che riconducessero il denaro a reati specifici, i due cittadini greci sono stati comunque sanzionati per mancata dichiarazione della valuta, come previsto dalla normativa vigente.
La Guardia di Finanza ha quindi proceduto al sequestro amministrativo del 50% della somma eccedente i 10.000 euro consentiti, per un totale di 98.450 euro. Contestualmente, è stata applicata una sanzione del 15% sulla parte eccedente la soglia legale nei confronti del passeggero.
Normativa più severa dal 2025
Le sanzioni, applicate in base al Decreto Legislativo 195/08, sarebbero state ancora più severe con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 211/2024, previsto dal 17 gennaio 2025, che ha recepito il Regolamento UE 2018/1672 sul controllo della circolazione transfrontaliera del denaro contante.
L’operazione ha evidenziato l’efficacia delle strategie di analisi del rischio adottate dalle autorità doganali e finanziarie, che attraverso un continuo aggiornamento dei dati sulle rotte commerciali e le tipologie di trasporto riescono a monitorare e intercettare movimenti sospetti di valuta. Il sequestro si inserisce in un piano di controllo sistematico attuato nei porti e negli aeroporti italiani, con l’obiettivo di contrastare i traffici illeciti e garantire il rispetto delle normative finanziarie.