Questa volta non è la solita provocazione. Graziano Coscia, sindaco di Carlantino, comune ad appena 46 chilometri da Campobasso e ad un centinaio di metri dal confine con il Molise, torna ad alzare la voce e chiede anche alle vicine San Marco la Catola e Celenza Valfortore di avviare l’iter per l’annessione alla provincia di Campobasso. “Ci sentiamo abbandonati da sempre. Purtroppo la nostra condizione di marginalità è sempre più forte. L’ultima botta, il ridimensionamento scolastico. La nostra unica scuola è stata soppressa e siamo stati accorpati a Casalnuovo Monterotaro a 40 chilometri di strada tortuosa. Oggi la scuola, ma in futuro potrebbero toglierci altro come è già successo in passato. Per noi è un grande motivo di tristezza che ci spinge sempre di più a volere evadere da questa provincia e da questa regione e di rivolgerci altrove”.
“La volontà è sempre più forte di andare in Molise anche è una piccola regione, ma tanto marginalità per marginalità preferiamo andare con Campobasso e non restare con Foggia. Quantomeno ci confronteremo con realtà molto più simili alle nostre. Bari e Foggia sono molto lontane da noi, e non solo per le distanze chilometriche. Il Molise non vede l’ora di accoglierci, ben sapendo che ci porteremo la diga di Occhito, un grande valore aggiunto non solo per Carlantino”.