Le previsioni meteorologiche annunciano un drastico calo termico fino a 10 gradi e l’arrivo di eventi atmosferici estremi, mentre la Puglia continua a fare i conti con una siccità che sta mettendo in ginocchio il settore agricolo. Secondo i dati diffusi da Coldiretti Puglia e dall’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche, la situazione resta critica: gli invasi regionali registrano un calo del 70% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con appena 41,82 milioni di metri cubi d’acqua disponibili nei bacini della Capitanata, un deficit di oltre 97 milioni di metri cubi su base annuale.
La Coldiretti sottolinea che le precipitazioni previste, per essere utili, dovrebbero essere prolungate e moderate. Temporali violenti, al contrario, aggravano il rischio idrogeologico, con il 95,6% dei comuni pugliesi a rischio di erosione costiera, frane e dissesti.
L’agricoltura è tra i settori più colpiti: la crisi idrica ha causato nel 2024 raccolti dimezzati per ciliegie, grano, miele e olive. Gli apicoltori, in particolare, hanno perso oltre la metà della produzione di miele, mentre gli allevatori sono stati costretti a sostenere costi elevati per acquistare mangimi a causa della scarsità di foraggio. Anche la campagna olearia ha subito un crollo superiore al 40%.
Coldiretti Puglia denuncia inoltre un’impennata dei costi di irrigazione, alimentata dalla scarsità d’acqua e dalla maturazione contemporanea delle colture. A fronte di questa emergenza, l’organizzazione agricola regionale invoca interventi strutturali, come l’approvazione immediata della legge per la tutela dei terreni agricoli e un piano sperimentale per valorizzare le risorse delle aree montane e marginali, inclusi incentivi come i crediti di carbonio.
Coldiretti sollecita infine l’attuazione della legge di orientamento che permetterebbe agli agricoltori di collaborare con le amministrazioni pubbliche per salvaguardare il paesaggio agrario e forestale. L’obiettivo resta quello di garantire un equilibrio tra esigenze produttive e tutela ambientale, in una regione che continua a essere sempre più vulnerabile ai cambiamenti climatici.