Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie (Taranto) ha concluso il 5 gennaio la cassa integrazione ordinaria, iniziata a metà novembre e destinata a un massimo di 931 addetti su base rotativa. L’azienda non ha per ora prorogato il provvedimento, lasciando intravedere segnali di ritorno alla normalità, anche se il panorama complessivo resta ancora incerto.
Parallelamente, 20 montatori dello stabilimento di Foggia, che fa parte della stessa divisione Aerostrutture, sono rientrati nel proprio sito produttivo dopo un periodo di lavoro a Grottaglie sul programma Airbus. Tuttavia, sarà solo l’incontro del 14 gennaio a Roma, nell’ambito dell’Osservatorio strategico tra Leonardo e i sindacati nazionali, a chiarire se il superamento della cassa integrazione rappresenta una ripresa stabile o una pausa temporanea.
Intanto, per il periodo dal 7 al 17 gennaio, Leonardo ha comunicato ai dipendenti non programmati per attività lavorative che potranno utilizzare fino a un massimo di cinque giorni di permessi annui retribuiti, come previsto dal contratto nazionale. Nonostante la fine della cassa, lo stabilimento continua a operare a ritmo ridotto, mantenendo un solo turno di lavoro.
La decisione di interrompere anticipatamente la cassa integrazione, inizialmente prevista fino a metà febbraio, è frutto di una richiesta dei sindacati, che hanno sollecitato un’accelerazione delle verifiche sui nuovi programmi produttivi. L’obiettivo è dare certezze agli stabilimenti, in particolare a Grottaglie, che nei mesi scorsi ha subito le conseguenze della frenata del programma Boeing.
L’incontro del 14 gennaio sarà quindi un passaggio decisivo per delineare il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori, che attendono risposte concrete sui nuovi progetti industriali promessi da Leonardo.