Quasi due ore di grande musica popolare e di musica sacra all’interno di una delle più belle chiese di Monte Sant’Angelo: la chiesa di San Benedetto. Protagonisti della serata Il gruppo Rione Junno, Eugenio Bennato e la sua ensemble di giovani artisti campani “Le Voci del Sud”. Il tutto nell’ambito del Festival “Benedictus” giunto alla sua seconda edizione con la direzione artistica di Federico Scarabino.
“Con questo evento vogliamo accendere ulteriormente le luci sulla centralità e l’importanza strategica del patrimonio immateriale intorno al sacro – spiega Scarabino – rimarcando la centralità del Gargano e di Monte Sant’Angelo, capitale storica di rilevanza mondiale per la cultura e le tradizioni religiose, insieme alla vision condivisa con la governance locale e regionale di un’offerta culturale ampia e fortemente attrattiva per un turismo destagionalizzato e di settore. Siamo orgogliosi di aver ospitato il maestro Eugenio Bennato con lo spettacolo Qualcuno sulla terra. La religiosità popolare a Monte Sant’Angelo è il valore aggiunto del vasto patrimonio culturale che la città dei due siti Unesco detiene”.
La serata è iniziata con i musicisti di Rione Junno che hanno suonato l’organo seicentesco della chiesa, poi l’assolo di Raffaele Cotugno con la sua zampogna, infine l’esibizione del gruppo composto da Federico Scarabino (chitarra e voce), Biagio De Nittis (voce e chitarra battente), Luca D’Apolito (voce, chitarra e pad) e Andrea Stuppiello (percussioni). A seguire l’ensemble Voci del Sud e Eugenio Bennato che oltre ad interpretare alcune sue canzoni, in particolare Lucia e la luna tratta da un brano di Franco Nasuti, ha ricordato l’importanza che Monte Sant’Angelo rappresenta nell’ambito della musica popolare e della musica sacra. “Salire a Monte per me è sempre una grande emozione”. Al termine della serata il sindaco Pierpaolo D’Arienzo e l’assessora Rosa Palomba hanno consegnato il Premio “Ernesto Scarabino” al direttore del Dipartimento Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno, e allo stesso Eugenio Bennato.