“Benvenuto e ben tornato nella nostra terra Alfredo D’Agostino, neo questore della provincia di Foggia”. Inizia così la lettera del sindacato di polizia, Sap rappresentato dal segretario provinciale, Giuseppe Vigilante.
“Il Sap foggiano sa benissimo che il momento storico attuale è molto delicato, ma non può esimersi di portare alla vostra giusta attenzione, almeno in parte, i problemi esistenti in questa terra dove la mafia è sempre più agguerrita e violenta. Negli ultimi anni a Foggia e provincia mancano più di 150 persone, con la pianta organica ferma al secolo scorso. Non c’è più personale, addirittura nei commissariati, veri avamposti contro la criminalità, non si può più assicurare il servizio di controllo del territorio. Non ci sono più mezzi per poter effettuare, al minino di sicurezza, i servizi predisposti; il personale, purtroppo tutto il personale, non si sente gratificato ed è sempre più demotivato e stressato dalle molteplici incombenze”.
Poi aggiunge: “Quali le soluzioni, in una situazione che definire di emergenza è poco? Secondo il SAP foggiano: diminuzione dei servizi, dando priorità solo a quelli che rivestono carattere d’urgenza; turnazione equa di tutto il personale, di tutti gli Uffici, nei servizi di O.P. e vigilanza; visto che i servizi sono centuplicati, a breve le uniche soluzioni sono la chiusura di tutti gli uffici della Questura, tra l’altro già in affanno, con il poco personale a disposizione oppure richiesta ed invio di altri reparti, per esempio, anche l’esercito, per concorrere nei troppi servizi esistenti; rivisitazione e, se è il caso, specialmente nei commissariati, abrogazione di qualche ufficio; richiesta immediata di uomini/donne, almeno per coprire la vacanza organica di chi va in pensione e mezzi. Altre problematiche verranno prospettate nel prossimo futuro, per esempio UPGSP – e reparti operativi, ma sin da ora chiediamo al dottor D’Agostino, di non dimenticarsi della dignità e professionalità dei poliziotti di Capitanata”.