Il gip del Tribunale di Bari, Carmen Corvino, su conforme parere della procura, all’esito degli interrogatori di garanzia ha scarcerato Lucia Catalano, Savino Cianci, Marco Lombardi e Leonardo Catalano, sottoponendoli a una misura cautelare meno afflittiva. Tutti gli imputati, coinvolti in una maxi inchiesta su un presunto giro di diplomi e lauree false, hanno risposto alle domande nel corso degli interrogatori. In particolare, Lucia Catalano e Savino Cianci hanno parlato per quasi otto ore in totale. Il gip ha valorizzato il comportamento collaborativo e i chiarimenti offerti sui rapporti della CS Consulting con le imputate Modaffari.
L’avvocato Michele Vaira, difensore degli imputati, afferma: “Apprezzo molto la decisione del gip, supportata anche dallo stesso pm inquirente. La pregevole inchiesta della Procura di Trani, oltre ad aver svelato un complesso sistema di truffe e di realizzazione di titoli falsi, ha paradossalmente contribuito a chiarire la buona fede dei miei assistiti nei rapporti con l’organizzazione facente capo alle signore Modaffari.
Riteniamo, già in questa prima fase, di aver dimostrato, documentalmente, l’estraneità della CS Consulting e della Universo Docente rispetto all’ipotesi associativa contestata nel primo – e più grave – capo di imputazione, e di conseguenza rispetto a tutti i reati – scopo relativi al periodo dal 2019 al 2022.
Abbiamo anche chiarito che non vi è stata alcuna corruzione della presidente della Commissione di Accreditamento albanese. Resteremo a disposizione dell’Autorità Inquirente – cui va dato il merito di un lavoro di straordinaria qualità – per cercare di chiarire tutti i restanti aspetti dell’indagine. Apprezziamo, infine, la decisione del gip di nominare, in attesa della definizione della vicenda, un amministratore giudiziario che darà continuità alle aziende dei miei assistiti, consentendo ai clienti di completare regolarmente i percorsi intrapresi”.