“La sanità in Italia non funziona come dovrebbe. Quando il centrosinistra era al Governo metteva a disposizione più risorse, la destra invece la vuole distruggere. Questa è la differenza tra noi e loro”. In sintesi il succo del dibattito sulla sanità che ha animato la festa regionale dell’Unità chiusa ieri sera a Manfredonia. A parlare è l’europarlamentare Nicola Zingaretti. “Prima di tutto la salute pubblica va finanziata adeguatamente, poi vanno aumentati gli stipendi agli operatori della sanità perchè guadagnano troppo poco e se ne vanno all’estero. Poi tanta innovazione. Purtroppo non c’è la volontà politica della destra di sostenere la sanità pubblica, basti pensare al fatto che negli ultimi tre anni hanno solo tagliato fondi”. Al forum anche la senatrice ed ex ministra Beatrice Lorenzin. “In Italia, in queste condizioni è sempre più difficile assumere medici perché le condizioni di lavoro sono difficili e gli stipendi rispetto al resto d’Europa sono notevolmente più basi. O ci adeguiamo o continueremo a perdere professionisti per noi indispensabili”.
Riflettori puntati anche sul caso Foggia, sulle aggressioni subite dai medici del Policlinico dopo la morte della 23enne di Cerignola. Raffaele Piemontese parla già da assessore alla sanità. “Sono il vice presidente della Regione e pertanto mi occupo anche di Salute. Quanto al fatto del Policlinico, la Regione si è costituita parte civile chiedendo il risarcimento dei danni perché i nostri operatori sanitari non meritano questi trattamenti, poi ovviamente massima solidarietà alla famiglia della ragazza”.
“Quello che è accaduto a Foggia – ha aggiunto il segretario regionale della Uil, Gianni Ricci – è gravissimo. Nella nostra regione solo nell’ultimo anno si sono verificate ben 113 aggressioni a personale medico e paramedico rispetto ai 30 del 2023. Per carità, le violenze vanno sempre condannate, ma non possiamo più consentire che i codici gialli che arrivano nei pronto soccorso intasano gli ambulatori. C’è gente che viene visitata anche dopo 12 ore. Quindi ben venga la sanità di prossimità”.