Il grande maestro della musica popolare Eugenio Bennato è tornato nella “sua” Carpino, ospite del Festival Carpino in Folk. E’ tornato per rendere omaggio ad una terra che gli ha dato tanto e per celebrare i quasi cinquant’anni di carriera. Bennato continua ad essere un riferimento per la modernità dei suoni e l’attualità dei testi, incentrati sugli argomenti più “caldi” della contemporaneità.
“Per me è sempre una grande emozione. Da qui è partito tutto. Lo so, a voi sembrerà strano che da napoletano ribadisco che Carpino per me è stato il punto di partenza grazie agli straordinari cantori che hanno inventato la tarantella del Gargano. La sonorità della chitarra battente e soprattutto le loro voci, la loro musica magica che ci riportava alla poesia del Blues”. Carpino e il Gargano per me resteranno insieme a Napoli i luoghi del cuore”. Sul palco di Piazza del Popolo anche la figlia Eugenia. “Con la musica per dire che non ci sono differenze razziali”.
Un festival che ha visto la partecipazione di diversi musicisti tra cui l’artista salentino Antonio Amato e i Cantori di Carpino. “Tanta gente, tanti ospiti, musica e suoni di qualità. Anche quest’anno – ha detto il direttore artistico della rassegna, Antonio Pizzarelli – siamo riusciti a custodire il fuoco della tradizione, quella tradizione rivisitata in chiave contemporanea. 6 giorni di festival, circa 100 artisti, 2 anteprima a Peschici e Rodi e poi i concerti di piazza del Popolo. Un successone”. Soddisfatto anche il sindaco Rocco di Brina. “E’ solo l’inizio di un agosto ricco di eventi, artisti, concerti, manifestazioni sportive, sagre. Ma è il Carpino in Folk il fiore all’occhiello del nostro cartellone”.