Annullato il brevetto italiano dell’uva senza semi “Superior Seedless” registrato dalla multinazionale califoniana Sun World. È il verdetto del Tribunale civile di Bari che ha dato ragione alla “Gianni Stea import export” azienda agricola che fa capo all’assessore al Personale della Regione Puglia, Gianni Stea.
Quel tipo di uva infatti, era già stata commercializzata anni fa negli Stati Uniti e non ha quindi il requisito della novità previsto dalla legge. Respinta dai magistrati anche la tesi in base alla quale Stea avrebbe messo in atto pratiche di concorrenza sleale nonché la contraffazione del marchio che, in realtà, non è stato mai apposto sui prodotti venduti dall’imprenditore e politico pugliese, assistito dall’avvocato Roberto Manno, esperto di Diritto di proprietà intellettuale in agricoltura.
“Qualsiasi concorrente che opere nel settore può produrre e commercializzare quel tipo di uva – sottolinea Gianni Stea -. Adesso grazie a questa ulteriore sentenza si è finalmente fatta chiarezza su tutte quelle condizioni – che le grandi multinazionali estere volevano imporre – non più accettabili dai produttori italiani, e pugliesi in particolare, abituati a coltivare e commercializzare liberamente. Condizioni ritenute limitative, anche dai giudici, della libertà dell’imprenditore e riduttive per il reddito”.