Con la riunione del gruppo territoriale, il M5S sembra aver sanato i vari dubbi e i mugugni interni ad eletti e attivisti in ordine alla prossima composizione dei Consigli di amministrazione delle aziende municipalizzate del Comune di Foggia.
Qualcuno nel gruppo consiliare pentastellato premeva per la redazione di un documento da inviare alla sindaca col quale invitarla a rivedere la sua posizione sulla ex parlamentare Colomba Mongiello. Secondo uno sparuto gruppo di militanti la piddina non sarebbe adatta a ricoprire il ruolo di consigliera di amministrazione di Amiu Puglia in virtù della sua vecchia presidenza in Amica SpA ai tempi dell’amministrazione Ciliberti.
Il coordinatore Mario Furore, il capogruppo Mario Dal Maso e altri maggiorenti, i quali pure speravano in un passo indietro spontaneo da parte della politica dem, avrebbero convenuto però con tutti gli altri che un documento ad personam sarebbe stato troppo forte, oltre che inutile dal momento che la sindaca Maria Aida Episcopo, grande amica di Mongiello, sarebbe determinata a nominarla. In più ai suoi danni non c’è nessun atto, nessuna denuncia: Colomba Mongiello non è mai stata sfiorata da nessuna indagine in Amica. Perché dunque ostracizzarla e replicare un’azione politica fallimentare come quella già attuata contro Lia Azzarone presidente del Consiglio? Meglio desistere e concentrarsi sul proprio consigliere dentro Amiu Puglia, individuato in Fabrizio Baia, per mettere in atto i valori e il programma del M5S in materia di ambiente ed economia circolare dei rifiuti. Questa la linea, che avrebbe convinto tutti.
Resta dunque il tema delle donne. Nel Pd insieme a Mongiello potrebbero aver risolto con la nomina da consigliera Rachele Occhionero, ex candidata con un buon piazzamento. La presidenza di Am Service ritagliata per il MoVimento 5 Stelle andrà, secondo fonti interne, all’ingegnere di Alenia Giancarlo Ciuffreda, marito della candidata Mariana Iannantuoni.
Restano altre due caselle, che dovranno essere assegnate a due donne. Nel M5S solo Iannantuoni aveva partecipato all’avviso pubblico, ma con la nomina del marito è ormai out dalle partecipate.
“Nessun nepotismo o familismo nel M5S, non possiamo certo imitare qualche vecchio amministratore foggiano”, è stata la battuta del coordinatore provinciale.
Proprio Furore insieme a Mario Dal Maso, dopo aver sacrificato Giuseppe De Lillo, sta testando la disponibilità di alcune donne idonee e inserite nell’elenco dei 200 e non iscritte in nessun partito. A loro è stato offerto un posto in CdA, in rappresentanza del MoVimento 5 Stelle. Sarebbe stata contattata in queste ore l’avvocata Eliana Mercuri, ex collaboratrice della cattedra della vicerettora Francesca Cangelli e oggi in forza in questura.