Prime scintille al Comune di Manfredonia dopo l’insediamento del sindaco, Domenico La Marca. Il suo rivale al ballottaggio, Ugo Galli ha sollevato un presunto conflitto d’interesse riguardante l’impegno nel sociale di La Marca, da anni attivo nelle cooperative che sostengono i migranti.
“Il Comune – dice Galli – affida la realizzazione, tra gli altri, di interventi di pronto intervento sociale, con scadenza al di là da venire, in favore di persone in condizioni di povertà estrema o marginalità. Il soggetto affidatario coincide con una costituenda associazione di scopo sociale avente quale capofila un consorzio di cooperative sociali con sede lungo la strada statale Foggia-Manfredonia. L’affidamento di tali attività presenta un importo complessivo stimato, pari a 225.500 euro. Il Comune deve controllare l’esatto svolgimento delle attività sociali in argomento e liquidare ancora somme consistenti, a beneficio del consorzio, il quale emette le fatture”.
E aggiunge: “Ora, poiché la normativa vigente vieta rigorosamente conflitti d’interesse anche in via potenziale, chiedo pubblicamente se ricorrano o meno legami di parentela od affinità tra amministratori comunali, già insediatisi, e titolari di cariche o dipendenti in seno al consorzio di cooperative sociali suddetto. Attendiamo una replica puntuale ed esaustiva. Non vorremmo essere indotti ad interessare l’Autorità nazionale anti corruzione e la magistratura per tutte le valutazioni del caso”.
Immediata la risposta di La Marca: “Rispondo formalmente alle insinuazioni e alle falsità formulate dal consigliere Ugo Galli su un potenziale conflitto d’interesse relativo all’affidamento del servizio di Pronto Intervento Sociale nel Comune di Manfredonia. Si tratta di un servizio che l’Ente ha assegnato nell’agosto 2023 quando il mio impegno politico in qualità di candidato sindaco era imprevedibile, in favore dell’ATI che vede coinvolto il Consorzio di Cooperative Sociali, denominato Aranea, quale ente capofila, nonché la Paser e l’Associazione SS. Redentore. Successivamente, Aranea, in qualità di general contractor, ha ritenuto di affidare parte del servizio alla sua consorziata, la cooperativa ‘Le Radice e le Ali’, di cui mia moglie era vicepresidente, atteso che il 28 giugno sono state verbalizzate le sue dimissioni dal consiglio di amministrazione proprio per allontanare qualsiasi dubbio, anche minimo, di un possibile conflitto d’interesse. Evidenzio, inoltre, che, contrariamente alle falsità diffuse dal consigliere Galli, la cooperativa sociale ‘Arcobaleno’ di cui ero presidente, non rientra in alcun modo nell’affidamento del servizio di cui si discute”.
E ancora: “A tal riguardo, colgo l’occasione per informare tutti i cittadini di aver presentato le dimissioni dalla carica di presidente e di componente del consiglio di amministrazione della cooperativa in data 18 giugno, dunque ben prima della proclamazione ufficiale da sindaco. A Galli suggerisco di impegnarsi realmente per il bene della città. La campagna elettorale è finita e, spiace per lui, non nel modo in cui auspicava. Continuare a insinuare il dubbio sulla mia persona e sulla mia famiglia, come ha fatto nel corso del periodo elettorale, non farà crescere la città e, come i risultati elettorali hanno decretato, è un atteggiamento che non premia”.
Poi conclude: “Sulla trasparenza e sulla legalità, come ho già dimostrato, non accetto lezioni da nessuno. Nemmeno da chi, non avendo superato ancora la sconfitta, sparge veleno e contribuisce ad alimentare la disinformazione con falsità e insinuazioni della peggior specie”.