Primo avamposto per chi arriva da sud, la Torre di San Felice, uno dei luoghi simbolo del Gargano, è stata restaurata e a breve diventerà un info Point turistico. La torre con l’architello sono tra i luoghi più fotografati in assoluto. Chi non si è mai fermato per un selfie? Dopo Porticello, torre inaugurata qualche settimana fa e fruibile due giorni a settimana, ecco San Felice, e a breve si spera di riaprire al pubblico anche Torre dell’Aglio a Pugnochiuso per poi create una rete di torri costiere, trabucchi e fari che puntellano da sempre la costa viestana. “La Puglia è la porta d’oriente, Vieste e soprattutto questo posto dove ci troviamo oggi – ha spiegato il prof. Carlone del Politecnico di Bari che insieme al prof Montemurro hanno seguito il progetto di recupero della torre – è la finestra naturale. Una sentinella del mare che guarda fino alle isole della Croazia”.
“Oggi non è più solo una torre di avvistamento, ma un faro di benvenuto per i viaggiatori che cercano la bellezza e la storia della nostra terra; la sua trasformazione è un canto alla resilienza e all’impegno nel preservare il nostro patrimonio culturale. Una rinascita, un ritorno alle radici è una promessa per il futuro.
Oggi, grazie al progetto Cohen – che è stato l’occasione per poter recuperare un pezzo così importante per il territorio – la torre San Felice rappresenta non solo uno dei simboli più rappresentativi del territorio, ma una vera e propria rinascita, un ritorno alle radici, una promessa per il futuro”. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il sindaco Giuseppe Nobiletti e le assessore Mariella Pecorelli e Graziamaria Starace che hanno spiegato come si è arrivati al completamento dei lavori. E da San Felice è nata l’idea di un gemellaggio con Santa Maria di Leuca, altro punto che guarda a oriente.