Sono 114 i comuni tra Puglia e Basilicata – 62 quelli pugliesi, con due capoluoghi di provincia e 52 quelli lucani, con un capoluogo di provincia – chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale, nel turno amministrativo di giugno.
QUANDO SI VOTA Si vota oggi, sabato 8 e domani 9 giugno ma con orari differenti ovvero oggi dalle 15 alle 23 mentre domani 9 giugno dalle 7 alle 23. Nei comuni dove sarà necessario il turno di ballottaggio, si tornerà a votare a distanza di due settimane. Ciascun elettore riceverà due schede: una arancione, per votare alle europee e una azzurra per votare il rinnovo del consiglio comunale. Gli elettori della sola città di Bari riceveranno anche una scheda rosa per votare ai Municipi.
COSA SERVE PER VOTARE Fondamentali per votare sono l’esibizione di un documento di riconoscimento valido (carta di identità o cie, patente, passaporto, tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, purché convalidata da un comando militare) e la tessera elettorale.
LA TESSERA ELETTORALE Gli elettori sono invitati a controllare di non averla smarrita e che ci sia almeno uno spazio per l’apposizione del timbro che comprovi l’avvenuto passaggio al seggio. In caso di smarrimento oppure di completamento degli spazi disponibili, ci si può rivolgere all’Ufficio elettorale del Comune nelle cui liste elettorali si è iscritti. Nel caso in cui resti solo uno spazio, questo potrà essere usato per il primo turno ma, in caso di ballottaggio, sarà necessario recarsi all’Ufficio elettorale del Comune nelle cui liste elettorali si è iscritti per chiedere una nuova tessera.
DIFFERENZE TRA LE MODALITÀ DI VOTO Le modalità di voto cambiano in base al numero di residenti in ciascun comune chiamato al voto. L’attuale legge elettorale per le elezioni amministrative, stabilita dal Testo unico degli Enti locali del 2000 e successive modifiche, prevede, infatti, due diverse modalità di voto, in base alla popolazione del comune interessato: una per le città al di sotto dei 15mila abitanti, dove si applica il turno unico, e una per quelle con più di 15mila abitanti, dove invece è prevista la possibilità di ballottaggio.
COME SI VOTA NEI COMUNI FINO A 15MILA ABITANTI Nei comuni con popolazione fino a 15mila abitanti, l’elezione si svolge in un unico turno ovvero non si va al ballottaggio (a meno che i candidati sindaco non prendano l’identico numero di voti). Il candidato sindaco che ottiene più voti, anche se non raggiunge il 50% più uno del totale, viene eletto. Si vota mettendo una X sul nome (già stampato) di un candidato sindaco (solo la X, altri segni non verranno accettati e la scheda risulterà nulla). Si può anche mettere una X per una lista collegata a quel candidato (il simbolo sarà stampato accanto al nome). Nel caso in cui si metta solo la X sul simbolo della lista, il voto andrà automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista. Attenzione: non si può fare il voto disgiunto ovvero votare un candidato sindaco di una coalizione e una lista di un’altra coalizione. In quel caso il voto è nullo.
COME SI VOTA NEI COMUNI OLTRE I 15MILA ABITANTI Nei comuni con popolazione con più di quindicimila abitanti, viene eletto al primo turno il candidato sindaco che prenda almeno il 50% più uno delle preferenze. Se nessuno dovesse farcela, i due candidati maggiormente suffragati vanno al secondo turno, il cosiddetto ballottaggio, a due settimane esatte dal voto. Si vota mettendo una X sul nome (già stampato) di un candidato sindaco (solo la X, altri segni non verranno accettati e la scheda risulterà nulla). Si può anche mettere una X per una lista collegata a quel candidato (il simbolo sarà stampato accanto al nome). Nel caso in cui si metta solo la X sul simbolo della lista, il voto andrà automaticamente al candidato sindaco collegato a quella lista. Attenzione: si può fare il voto disgiunto ovvero votare un candidato sindaco di una coalizione e una lista di un’altra coalizione. In quel caso il voto è valido.
COME SI ESPRIMONO LE PREFERENZE Nei comuni con meno di 5mila abitanti, si può esprimere una sola preferenza per il consiglio comunale; nei comuni da 5mila a 15mila abitanti si possono esprimere due preferenze per il consiglio comunale, all’interno della stessa lista obbligatoriamente a sostegno del candidato sindaco scelto; nei comuni con più di 15mila abitanti si possono esprimere due preferenze per il consiglio comunale, all’interno della stessa lista anche se non è a sostegno del candidato sindaco scelto. La preferenza si esprime scrivendo il cognome del candidato scelto.
LA DOPPIA PREFERENZA Non è obbligatorio esprimere la doppia preferenza ma, se si decide di farlo, il secondo nome deve essere dell’altro sesso rispetto al primo (non sono accettati due uomini o due donne). In ogni caso, le due preferenze devono sempre essere all’interno della stessa lista, pena l’annullamento del voto.
Europee
I cittadini italiani aventi diritto potranno recarsi alle urne per votare anche i nuovi membri del Parlamento europeo.
CHI PUÒ VOTARE Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni entro la data delle elezioni e i cittadini dell’Ue con residenza legale in Italia. Per votare è necessario avere un documento di identità valido e la tessera elettorale.
COME SI VOTA Ciascun elettore riceverà una scheda nella quale dovrà apporre una croce sul simbolo del partito prescelto, accanto al quale – se lo vorrà – potrà esprimere fino a un massimo di tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso. Non è possibile disgiungere o apporre un segno diverso dalla croce sul simbolo.
LE CIRCOSCRIZIONI In occasione delle elezioni europee il territorio italiano viene diviso in cinque circoscrizioni sovra-regionali (Italia nord-occidentale, Italia nord-orientale, Italia centrale, Italia meridionale, Italia insulare).
Non è possibile votare candidati presenti in liste di circoscrizioni diverse dalla propria di appartenenza. Ogni circoscrizione ha una scheda di colore diverso: Italia nord-occidentale (grigia), Italia nord-orientale (marrone), Italia centrale (rossa), Italia meridionale (arancione), Italia insulare (rosa).
CHI PUÒ ESSERE ELETTO I candidati, presentati in lista da ciascun partito o gruppo politico, devono essere cittadini italiani, che abbiano compiuto 25 anni entro il giorno fissato per le elezioni o cittadini altri Paesi membri, residenti in Italia e iscritti nelle apposite liste, che possiedano i requisiti previsti dall’ordinamento italiano e godano dei diritti di eleggibilità nel proprio Stato membro di origine.
QUANTI EUROPARLAMENTARI VENGONO ELETTI L’Italia esprime 76 eletti (su un totale di 705 deputati), nelle cinque circoscrizioni, proporzionalmente sia alla grandezza (e dunque ai seggi disponibili) per ciascuna circoscrizione che ai risultati ottenuti dalla propria lista o gruppo politico di appartenenza.
ALTERNATIVE AL SEGGIO Per gli elettori che non siano affetti da particolari patologie e/o specifiche necessità, il voto è possibile esclusivamente nel proprio seggio di appartenenza, indicato sulla tessera elettorale. Il sistema del voto per corrispondenza non si applica alle elezioni europee e non è possibile né votare on line né per procura.
Gli elettori italiani aventi diritto e stabilmente residenti o temporaneamente domiciliati per motivi di lavoro o di studio nei Paesi dell’Unione europea (nonché i familiari conviventi con gli elettori temporaneamente domiciliati negli stessi Paesi Ue) possono recarsi presso le apposite sezioni elettorali istituite dalla rete diplomatico-consolare. (fonte gazzetta del mezzogiorno)