“Di padre Salvatore Scopece – che stamane ha reso l’anima a Dio all’età di 79 anni dopo un lungo periodo di malattia – avremmo potuto pubblicare ogni genere di foto. In chiesa, in sacrestia, nei reparti, nei corridoi, con i malati, con i fedeli, in confessionale. Era ovunque”. Così Casa Sollievo ricorda il sacerdote scomparso nelle scorse ore.
“Abbiamo scelto due immagini: in una celebra messa all’interno del reparto. In un’altra è ritratto al telefono. Ne usava 3 di telefoni. Il cellulare dell’ospedale, il dect dell’ospedale appeso al cingolo francescano e il suo personale. Era ricercatissimo. Ad ogni chiamata degli operatori sanitari si precipitava dopo pochi minuti in reparto con la sua andatura frettolosa e inimitabile. Era sempre reperibile. Curava molto le relazioni umane e spirituali con i malati e con gli operatori sanitari, ai quali dichiarava sempre la sua disponibilità.
«Era il cappellano gioioso, sempre sorridente e con la risata rumorosa» lo ricorda così suor Maria Loreta Silvestri, la superiora delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù. «Nonostante la malattia non ha mai smesso di occuparsi delle anime e dei corpi degli infermi ricoverati in Ospedale. Ultimamente si definiva “malato tra i malati” e nemmeno nel periodo più difficile della sua vita aveva smesso di accogliere, ascoltare e confessare. Amministrava il sacramento della penitenza con profonda dedizione, come il suo santo confratello padre Pio».
“L’ultima foto che abbiamo ricevuto di padre Salvatore è meravigliosa, lo ritrae ricoverato in un letto di Casa Sollievo mentre confessa una paziente in sedia a rotelle del reparto di Ginecologia”. «Strana la vita – aveva aggiunto in quella circostanza –. Prima ero io a recarmi al capezzale dei malati, oggi tocca a loro».
I funerali si svolgeranno a San Giovanni Rotondo, alle ore 15 di sabato 8 giugno, nella chiesa conventuale di Santa Maria delle Grazie.