Medici di base in pensione e ricambio non garantito in provincia di Foggia. È l’allarme lanciato da Cittadinanzattiva che ha inviato una lettera urgente al direttore generale della Asl di Foggia, Antonio Nigri, e alla direttrice del distretto di Cerignola, Girolama De Gennaro, per valutare soluzioni tampone che possano garantire la prosecuzione di un diritto essenziale per i cittadini.
“Migliaia di pazienti in maniera più consistente a Cerignola e anche in altri centri della provincia vivono un disservizio che si dovrà protrarre almeno per i prossimi mesi” – denuncia Matteo Valentino segretario regionale di cittadinanzattiva -. Numerose le segnalazioni che giungono soprattutto dai comuni dell’alto Tavoliere e dal Subappennino. “Pensiamo alle categoria più fragili, che nel medico di base – dice la coordinatrice cittadina di cittadinanzattiva Cerignola, Margherita Setteducati – vedono non solo una figura dalla presenza quasi quotidiana ma anche un punto di riferimento personale. La situazione è determinata da un sostanziale stop al turn over dei medici e dopo i pensionamenti in corso i medici presenti non possono aggiungere altri pazienti alla platea stabilita per legge, di 1500 persone”.
Secondo quanto riferisce Cittadinanzattiva, nella sola Cerignola sarebbero nove le unità mediche utili a far fronte alla crisi in corso. “Sarebbe opportuno che la Asl – conclude Valentino – laddove possibile proceda alla continuità del servizio di intesa con gli attuali medici convenzionati. Chiediamo pertanto di mettere in atto quanto necessario per garantire il diritto alla salute nell’interesse del singolo individuo e di tutta la collettività, come sancisce l’art 32 della Costituzione”. (Ansa)