Chiesti circa sette secoli di galera. Mai nella storia della mafia foggiana c’erano stati numeri di questa portata. Oggi a Bari la pm della Dda Bruna Manganelli ha avanzato richieste di condanna per i 64 imputati del processo con rito abbreviato “Game Over”, incentrato sul traffico di droga. Un’altra ventina di persone, tra cui lo storico boss Rocco Moretti, è invece a processo a Foggia con il rito ordinario.
Senza l’abbreviato, sconto di un terzo della pena, per alcuni imputati la richiesta sarebbe arrivata fino a 30 anni di carcere. Per altri, invece, è stata considerata la collaborazione con la giustizia che ha abbassato sensibilmente la pena invocata. È stata infatti esclusa la recidiva mentre è ritenuta insussistente la loro pericolosità sociale.
Si è tenuto conto, inoltre, del ruolo svolto dal singolo indagato all’interno del sodalizio criminoso, con differenziazione – all’interno della categoria dei partecipi – fra le persone cui è stata contestata la qualifica di “addetto alla commercializzazione al dettaglio dello stupefacente mensilmente assegnatogli” e quelli, invece, cui è stata contestata la qualifica, avente maggior disvalore, di “distributore di quantitativi di stupefacente mensilmente predeterminati, agli spacciatori che operavano per conto del sodalizio”.
Tra le richieste di condanna spiccano quelle agli imputati ritenuti dalla pm a capo del narcotraffico foggiano. 20 anni di galera sono stati invocati per Alessandro Aprile detto “Schiattamurt” del clan Sinesi-Francavilla, Leonardo Lanza dei Moretti-Pellegrino-Lanza, Francesco Pesante detto “U’ Sgarr” dei Sinesi-Francavilla e Francesco Tizzano dei Moretti-Pellegrino-Lanza. Ci sono poi i 16 anni chiesti per Nicola Valletta (Moretti) e Gianluca Lo Campo. Invocate pene durissime anche per alcune donne dei clan.
Nella lista alcuni pentiti, su tutti i fratelli Ciro e Giuseppe Francavilla detti “Capelloni” che hanno iniziato a collaborare con la giustizia solo pochi mesi fa. Nonostante siano ritenuti dalla Dda tra i capi del sodalizio, per loro la richiesta di condanna è di 5 anni e 6 mesi a testa tenendo conto della loro decisione di mettere fine alla “carriera criminale”.
Tutti i nomi e le condanne invocate dalla Dda
Chiesti 20 anni per Alessandro Aprile, 10 anni per Vincenzo Bevilacqua, 10 anni per Carmine Bruno detto “Uba Uba”, 10 anni e 8 mesi per Giuseppe Bruno, 13 anni per l’omonimo Giuseppe Bruno detto “Cacato”, 12 anni per Leonardo Bruno, 10 anni per Marianna Bruno, 11 anni e 4 mesi per Roberto Bruno, 10 anni per Vincenzo Bruno, 10 anni per Giuseppe Caggiano, 10 anni per Luciano Calabrese detto “Cupptill”, 14 anni e 8 mesi per Anna Catalano, 10 anni per Marcello Cavallone, 5 anni e 4 mesi per Filippo Ciavarella, 10 anni per Arnaldo Consalvo, 10 anni per Michele Consalvo detto “Mezza Lingua”, 4 anni e 8 mesi per Luigi Corsino, 5 anni per Domenico D’Angelo, 10 anni per Pietro Del Carmine detto “Pierino del Lavaggio”, 5 anni e 4 mesi per Fabio Ciro De Leo, 14 anni e 8 mesi per Michele De Leo, 11 anni e 4 mesi per Leonardo Di Noio.
E ancora, 10 anni di galera chiesti per Armando Ferraresi, 4 anni per Giuseppe Folliero (collaboratore di giustizia), 5 anni e 6 mesi per Ciro Francavilla (collaboratore di giustizia), 5 anni e 6 mesi per suo fratello minore Giuseppe Francavilla (collaboratore di giustizia), 11 anni e 4 mesi per Antonello Frascolla, 15 anni per Gioacchino Frascolla, 12 anni per Luca Gesualdo, 12 anni per Salvatore Gesualdo, 10 anni per Marco Grasso alias “Cacchiol”, 11 anni e 4 mesi per Giuseppe La Gatta, 10 anni per Leonardo La Torre, 20 anni per Leonardo Lanza, 14 anni e 8 mesi per Massimiliano Lioce, 16 anni per Gianluca Lo Campo, 10 anni per Francesco Lo Spoto, 8 anni per Franco Nardino detto “Kojak”, 11 anni e 4 mesi per Marzio Padalino, 14 anni e 8 mesi per Domenico Palmieri, 6 anni e 8 mesi per Raffaele Palumbo, 14 anni e 8 mesi per Giuseppe Perdonò detto “Scarafone”, 10 anni per Samuel Perdonò, 20 anni per Francesco Pesante detto “U’ Sgarr”, 10 anni per Luciano Portante, 14 anni e 8 mesi per Nicola Portante, 10 anni per Antonio Prencipe, 13 anni per Francesco Ragno, 6 anni e 2 mesi per Vincenzo Rendine, 12 anni per Giovanni Rollo, 10 anni per Luciano Russo, 7 anni e 4 mesi per Arnaldo Sardella, 10 anni per Mario Schioppo, 13 anni per Guido Siani, 10 anni per Giuseppe Soccio, 10 anni per Michele Spinelli, 9 anni e 4 mesi per Lorenzo Spiritoso, 20 anni per Francesco Tizzano, 10 anni per Ciro Torraco, 16 anni per Nicola Valletta, 3 anni per Carlo Verderosa (collaboratore di giustizia), 14 anni e 8 mesi per Antonio Vincenti detto “Il Nero”, un anno e 4 mesi per Angelo Antonio Zagaria, 13 anni per Sabino Zagaria.