Attesa per il rimpasto di Michele Emiliano. Si attendevano segnali già nella giornata di ieri ma la decisione è slittata. La riunione tra il governatore e gli assessori si è chiusa per ora senza un accordo ma, come riporta Ansa, è possibile che nelle prossime ore ci siano novità. Durante la giunta si è discusso anche della situazione politica e del rimpasto chiesto dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, ma Emiliano ha preso qualche altra ora di riflessione. Da quanto apprende Ansa, alcuni assessori avrebbero dato disponibilità a rimettere le loro deleghe, ora la palla passa al presidente della Regione. Potrebbe esserci un rimpasto con la sostituzione di 4-5 assessori o l’azzeramento totale dell’esecutivo.
Intanto, nel “toto nomi”, spunta il possibile ingresso in giunta con delega alla Cultura e all’Antimafia sociale di Viviana Matrangola, figlia dell’assessora di Nardò Renata Fonte, uccisa dalla malavita nel 1984. Matrangola è stata la prima referente nazionale dei familiari delle vittime di mafia di Libera.
Gli assessorati sicuramente da rivedere sono il Welfare dopo l’addio della foggiana dei 5 stelle, Rosa Barone, la Sanità (quasi certa la rottura con Rocco Palese), i Trasporti (Anita Maurodinoia, indagata, si è dimessa) e l’Ambiente. Occhio anche al Turismo, al momento guidato da Gianfranco Lopane.
C’è poi da considerare la stabilità della maggioranza in seguito alla mozione di sfiducia annunciata dall’opposizione. Cosa faranno i consiglieri 5 stelle, l’ex “Con” Tupputi e i rappresentanti di “Azione”?
Nelle scorse ore bordate del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri al Pd pugliese e soprattutto ad Emiliano e al sindaco di Bari, Decaro: “Noi siamo garantisti ma appare evidente che la gestione del Pd in Puglia è più che discutibile. Mentre Emiliano e Decaro dovrebbero dimettersi ed uscire di scena apprendo, invece, che Decaro sarà candidato alle prossime elezioni europee. Dice che da sindaco ha sfidato la mafia. Ma a noi risulta che da sindaco, insieme a Emiliano, si faceva aprire la porta di casa dalle sorelle dei boss. Ci auguriamo che non ricorra a voti di scambio”.