La carenza di medici di medicina generale in Puglia è una vera e propria emergenza. Tra il 2019 e il 2022, il numero dei dottori è diminuito del 17,9%, quasi il doppio rispetto alla media nazionale (-11%).
A lanciare l’allarme è la fondazione Gimbe in un report nazionale. Il quadro che emerge per la Puglia è preoccupante: entro il 2026, ben 928 medici di famiglia compiranno 70 anni e andranno in pensione.
Considerando i nuovi ingressi, si stima un “ammanco” di 175 unità. Già nel 2022, il 78% dei medici pugliesi aveva oltre 27 anni di anzianità di laurea (contro una media nazionale del 72,5%).
La situazione è aggravata dal fatto che il massimale di 1.500 assistiti per medico viene superato dal 24,4% dei camici bianchi in Puglia. Il numero medio di assistiti per medico al primo gennaio 2023 nell’intera regione è pari a 1.254.
Cosa significa questo per i cittadini?
L’accesso alle cure primarie diventa sempre più difficile. I tempi di attesa per una visita si allungano e aumenta il rischio di non ricevere adeguata assistenza.
Quali sono le possibili soluzioni?
- Aumentare il numero di borse di studio per le specializzazioni in medicina generale.
- Incentivare i giovani medici a lavorare nelle aree rurali e disagiate.
- Promuovere modelli di lavoro innovativi, come la medicina di gruppo.
La carenza di medici di famiglia è un problema serio che richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni.
Informazioni aggiuntive:
- La situazione in Puglia è peggiore rispetto alla media nazionale.
- Entro il 2026, il numero di medici di famiglia in pensione in Puglia aumenterà considerevolmente.
- La carenza di medici di famiglia rende difficile l’accesso alle cure primarie.
- Sono necessarie misure urgenti per affrontare il problema.
Fonti: