Il reato contestato dalla Procura di Bari a 47 odontoiatri di Bari e provincia è quello di “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici”. Questo non autorizza però a pensare che si tratti di una categoria, quella dei dentisti, che viola sistematicamente norme di legge e regole deontologiche. È questo il senso dell’intervento dell’Associazione nazionale dentisti, in relazione alla maxi operazione della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Bari.
“L’Associazione Nazionale Dentisti Italiani ribadisce che la categoria è virtuosa, come confermano i dati analizzati dal Centro Studi Andi. Pertanto – dichiara Fabio De Pascalis, presidente di Andi Bari-Bat – stigmatizziamo i comportamenti individuali richiamati dalla cronaca, dei quali saranno i diretti responsabili a rispondere. Un plauso alle azioni di contrasto all’evasione fiscale e un invito ai cittadini-pazienti a verificare in anticipo che lo studio al quale si sono rivolti rispetti i canoni di correttezza ed etica, anche dal punto di vista della fatturazione, senza doverlo scoprire a posteriori”. I dentisti coinvolti nell’inchiesta sono 33 quelli che lavorano a Bari, ma complessivamente nel capoluogo pugliese operano circa 1500 dentisti e nella Bat 250″.