Più la politica indietreggia, più avanza la sua comunicazione. La lingua del potere ha come scopo la persuasione se non la mera propaganda. Ma non a Cerignola, dove è in atto un vero e proprio cortocircuito pericolosissimo tra potere e informazione. Da un lato le news serissime sul traffico dei rifiuti versati illecitamente con tanto di intercettazioni e l’interessamento di Erminio Arminio alla costruzione di un nuovo stadio in città, dall’altro le scaramucce e le piccole vendette come le foto notizie di parcheggi selvaggi. I nervi sono a mille. E non mancano i dossieraggi.
Il sindaco Francesco Bonito, dopo l’allontanamento del suo ex portavoce Michele Cirulli, insegue il fantasma delle spie, che raccontano a questo o a quel cronista le azioni amministrative della sua Giunta, anticipandole o addirittura banalizzandole.
Per questo la settimana scorsa l’ex giudice ed ex parlamentare ha indirizzato ai capigruppo della sua maggioranza, che nel frattempo avevano chiesto con un documento l’azzeramento dell’esecutivo per rilanciare il governo cittadino, una missiva abbastanza singolare, con la quale intimava di non fornire più informazioni o scoop a Cirulli, direttore di una testata cittadina.
“Deve essere davvero frustrante scoprire d’un tratto che non siamo ai tempi delle antiche corti bizantine, quando intorno vi erano solo sudditi chiamati ad obbedire alle paturnie dell’imperatore né nell’epoca fascista quando l’unica informazione concessa ai giornali era la propaganda”, ha scritto in una ironica nota l’ex assessore al welfare Rino Pezzano.
Chi è la talpa dell’amministrazione, il “compagno di merende”, come è stato chiamato, che diffonde via web messaggi alternativi che svelano i silenzi del potere?
È tale il nervosismo che in una recente riunione di Giunta, il sindaco desideroso di scoprire la spia avrebbe minacciato ancora una volta le dimissioni. Gli strappi forse servono per allontanare le tante richieste di rivitalizzazione di una città, potenzialmente ricchissima, che affoga nella criminalità e nell’insicurezza.