Un 71enne originario di Sant’Agata di Puglia in provincia di Foggia e residente a Bassano del Grappa si è rivolto all’associazione “Giustitalia” per essere assistito in una vicenda sorprendente. L’uomo, infatti, ha ritrovato nella cantina dell’abitazione dei suoi avi in Puglia 9 buoni del Tesoro emessi nel 1937 del valore nominale di 100 lire ciascuno.
“I titoli – fa sapere l’associazione – sono stati stimati da un nostro consulente che ha valutato un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, di una cifra pari a circa 21mila euro”.
L’uomo ha conferito mandato all’Associazione Giustitalia (www.associazionegiustitalia.it), che si occupa, tra le altre cose, su scala nazionale ed internazionale del rimborso dei buoni postali e dei titoli di Stato, di agire al fine del recupero della somma presso Cassa Depositi e prestiti ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze obbligati in solido ad ‘onorare’ tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana.
“I due Enti, infatti, rispondono in solido non solo dei Titoli di Stato emessi durante la vigenza della Repubblica Italiana – rende noto l’associazione -, ma anche durante la vigenza del Regno d’Italia. Per quanto concerne la presunta prescrizione del diritto al rimborso eccepita da Poste italiane, l’art. 2935 del C.C. statuisce che ‘la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere’. Quindi, nel caso di specie, il giorno di decorrenza della prescrizione che è decennale comincia a decorrere dalla data del ritrovamento dei Titoli stessi (e diversamente non potrebbe essere visto che l’uomo prima di tale data ignorava l’esistenza del suo credito)”.
Solo per offrire qualche dato statistico: In Italia ci sono circa 10 milioni di Titoli di Credito ‘Antichi’ (tra buoni postali, libretti bancari, Bot, ecc. non riscossi ed ancora riscuotibili) e, purtroppo, c’è molta disinformazione anche da parte degli Enti preposti al pagamento”.