“La valenza sociale, culturale ed economica delle filiere dell’agrolimentare e il grido di dolore levatosi dagli agricoltori non poteva lasciarci indifferenti come consiglieri comunali di Foggia – afferma Pasquale Cataneo capogruppo di IdM – ho pertanto provveduto a redigere una bozza di mozione che in un paio di giorni è stata condivisa da molti altri consiglieri, oltre la metà del consesso comunale, ai quali va il mio personale ringraziamento. Ho provveduto all’invio ieri alla presidenza del Consiglio, ai sensi dell’art. 32 dell’apposito regolamento comunale, per l’effettuazione, in tempi brevi, della sua discussione in aula. In tal modo -continua l’attuale componente della Commissione Ambiente e Territorio – anche tutto il resto del Consiglio comunale, il Sindaco e la Giunta avranno il modo di valutare i contenuti e le proposte esplicitate nella mozione che ha l’obiettivo prioritario di impegnare l’intera Amministrazione al sostegno degli agricoltori e alla valorizzazione del ruolo e crescita del reddito di produttori e allevatori nelle varie filiere agroalimentari”.
Quindi dalle strade e dai presidi con i trattori in tutta Europa le rivendicazioni e le proteste degli agricoltori passano al dibattito nell’aula consiliare a Foggia. Nella mozione sono affrontate molte questioni che sono alla base delle motivate e comprensibili proteste di questi giorni dei piccoli e medi imprenditori agricoli.
Si va dall’aumento degli adempimenti e dai costi burocratici e amministrativi a quelli di produzione per l’aumento del gasolio e dei fitofarmaci/concimi, alle concorrenze sleali con l’importazione di prodotti a costi stracciati da Paesi extra UE per scarsa tutela del costo e della sicurezza del lavoro. A ciò si aggiungono la reintroduzione delle proteine animali trasformate (PAP) nell’alimentazione di alcune specie da allevamento, lo sviluppo di carne bovina coltivata in laboratorio e/o l’importazione di grani esteri con disciplinari di produzione preclusi in Italia (ad es. con l’uso di glifosato vietato in UE) e/o di specie patogene dannose;
“Le voci di protesta degli imprenditori agricoli italiani e, in particolare, di quelli meridionali di molte filiere agroalimentari (ortofrutticola, cerealicola, vitivinicola, pomodoro, lattiero-casearia, ecc.), già penalizzati da quanto sopra evidenziato e dai danni derivanti dagli eventi climatici/calamitosi in costante aumento, rappresentano un campanello d’allarme sulla necessità di politiche più eque e sostenibili ed è pertanto indispensabile occuparsene e presto – sottolinea Cataneo esperto di politiche territoriali – ciò, infatti, vale ancor di più per gli agricoltori foggiani che producono con disciplinari tradizionali, ma più sicuri, in zone vocate da millenni per la cerealicoltura come il Tavoliere. Tante sono le problematiche affrontate nella mozione – chiosa il politico foggiano – e che intendiamo approfondire nel dibattito consiliare come ad esempio l’ulteriore danno derivante dall’allargamento delle superfici produttive da destinare a maggese che provocherà, da una parte, un’ulteriore riduzione della produzione e quindi del già insufficiente reddito degli agricoltori e, dall’altra, a un ulteriore aumento dei prezzi di derrate alimentari per i cittadini, come già accaduto per i derivati del grano, senza portare, nel contempo, maggiori introiti per i produttori della filiera cerealicola. Similarmente ciò si aggraverà anche per le altre filiere tipiche della Capitanata. È di tutta evidenza quindi la necessità che le istituzioni agiscano presto e in modo corale, senza schieramenti di parte”.