Il caso è diventato nazionale grazie all’appello del rapper ed influencer Fedez, il quale in una sua recente storia ha lanciato l’allarme per la grave carenza di enzimi pancreatici, un farmaco essenziale per tutti i malati di cancro al pancreas, senza il quale non si può digerire. In queste ora è arrivata la risposta del Ministero della Salute, che ha ricordato di aver già dato indicazioni alle Asl per comprare il farmaco dall’estero, in caso di bisogno. Anche perché l’unico fornitore italiano conferma che avrà problemi fino a dicembre 2025.
La Viatris Italia srl ha comunicato l’impossibilità di soddisfare la domanda per eccesso di richiesta. Il medicinale (Creon o Creonipe), a differenza della quasi totalità dei farmaci, non ha analoghi che possano sostituirlo sul mercato italiano.
“Essendo io stato operato al pancreas, ed essendomi stato rimosso quasi tutto il pancreas, ho bisogno di prendere enzimi pancreatici per poter assimilare il cibo”, ha detto su Instagram, Fedez. “Sto ricevendo tantissime email; sembrerebbe che non si trovano più gli enzimi pancreatici in farmacia. Io ne avevo una piccola scorta ma non si trovano più da un mese a questa parte ed ora non ne trovo più”.
Anche a Foggia i pazienti con problemi al pancreas stanno avendo numerose difficoltà. Marco, 48 anni, due figli di quasi 18 e 15 anni, paziente oncologico con compromissione secondaria dell’apparato digerente necessita di questo farmaco per nutrirsi e per non avere problemi intestinali molto gravi. La sua situazione è irreversibile e cronica. A l’Immediato ha raccontato la sua esperienza e il suo dolore sociale e sanitario.
“Sto male se non li prendo, ho un certificato gastroenterologo, per me è una terapia a vita. Io sono un paziente oncologico dal 2021 e sono stato operato, mi hanno tolto il pancreas, in più anche la terza parte del duodeno, devo prendere a vita gli enzimi pancreatici a colazione, pranzo e cena. Ce li passa il servizio sanitario nazionale, dietro un piano terapeuutico che ci ha dato il nostro oncologo e il nostro gastroenterologo. Ma da qualche settimana in tutta Italia è difficile reperire le compresse. Tutta la penisola ha carenza di enzimi”.
La posologia del farmaco, come per le terapie ormonali, dipende dal peso e dalla statura del paziente. Marco è alto circa 2 metri e pesa 88 chili. Per i suoi pasti necessita di tre somministrazioni da 35mila. Ogni paziente può approvvigionarsi tramite la Asl di massimo due confezioni per ogni ricetta.
“Stanno arrivando solo piccole dosi, per cui io sono costretto ad ogni pasto ad ingerire 11 compresse. Ma anche le compresse più piccole stanno finendo. È un medicinale che, senza il servizio nazionale, costa tantissimo, un flacone costa 79 euro e ce ne sono 90 da 35mila”.
Insomma al libero mercato, Marco solo per digerire dovrebbe spendere circa 100 euro a settimana. “Siamo tanti in provincia di Foggia a vivere con questo dramma – dice con rabbia – ho parlato con una signora di Foggia che è andata in una farmacia di San Severo, tanti cominciano a viaggiare o a reperire il farmaco online, è cominciato anche una specie di mercato nero, ma siamo agli sgoccioli”.