Un’altra storia di disabilità e solitudine. Questa volta da Foggia dove Antonietta Cavalieri, mamma di un ragazzo diversamente abile, Eugenio, da tempo sta chiedendo una sistemazione per il figlio 20enne.
“Io con una invalidità, separata da 8 anni, mio figlio Eugenio disabile, mia figlia in una comunità per minori da 4 anni, e nessuno che ci aiuta. Eugenio è affetto da diverse patologie, quella che più ci preoccupa è il ritardo medio grave intellettivo. Per ben due volte ha tentato il suicidio, e nonostante tutto nessuno ha voluto prenderlo in cura, nemmeno l’Asl. Solo un continuo scarica barile e rimbalzo di competenze”.
“Nel frattempo Eugenio vive a casa con tutti i problemi del caso, solo grazie all’aiuto mio personale. La vicenda è stata segnalata a tutte le autorità competenti, anche al nostro presidente della Regione Emiliano e all’assessore Rosa Barone con la quale sono in stretto contatto; a dire il vero è l’unica che mi sta aiutando. Purtroppo sono molto amareggiata perché mi hanno distrutto Eugenio, un ragazzo che si poteva recuperare. Da due anni sto chiedendo di far entrare mio figlio al Centro Sorriso per un semi residenziale ma ad oggi dai Servizi sociali del Comune di Foggia nessuna risposta. Non mi arrendo, andrò avanti legalmente fino alla fine. Aiutateci”.