“Al di là delle sbarre” presentato a Milano. Continua l’ascesa e la popolarità del libro autobiografico scritto da Luigi Talienti, dirigente scolastico dell’IPEOA, di San Giovanni Rotondo. L’opera (ed. del Rosone, Foggia 2022. P. 128, ill. Brossura, collana Vite) è una testimonianza di formazione personale che trasmette grande spessore educativo soprattutto alle nuove generazioni. La presentazione si è svolta presso la Fondazione San Fedele, una delle maggiori istituzioni culturali della città meneghina.
L’Opera San Fedele è infatti una realtà della Compagnia di Gesù riconosciuta a livello locale e nazionale come spazio aperto di dibattito culturale e artistico, di riflessione sociopolitica, di profonda esperienza spirituale, di pratica della solidarietà e della giustizia.
Il 17 novembre scorso Talienti è intervenuto nell’ambito delle iniziative del Book City dove si è parlato delle iniziative per dar voce a chi vive uno stato di emarginazione e alla speranza che in una società civile possa trovare spazio anche colui che si è reso reo di un inciampo.
I gesuiti e i laici che vi lavorano, raccogliendo l’eredità di Ignazio di Loyola e seguendo lo stile di Carlo Maria Martini, promuovono occasioni in cui si affrontano in maniera integrale gli interrogativi degli uomini e delle donne di oggi, soprattutto ora che la violenza regna sovrana sia come fatto ed atto politico (conflitto israelo-palestinese) che come vissuto quotidiano (la violenza perpetuata ai danni delle donne).
Talienti ha voluto raccontare il suo vissuto come educatore nelle carceri dove ha la missione di far nascere qualcosa anche da chi è considerato perduto. D’altronde, il tema del perdono e della misericordia è molto caro a Papa Francesco, e i versetti del Vangelo di Matteo 25, 36 sono molto chiari in merito: “ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi”.
Ed è questo il messaggio sostanziale che si percepisce leggendo l’opera di Talienti; un essere accanto, un’occasione per riflettere sul problema degli ultimi da sempre oggetto dell’attenzione di chi voleva una rivoluzione sostanziale nella società. Le sbarre hanno delle fessure e attraverso queste ci si può toccare, abbracciare, dare una mano. E la scuola è l’occasione per far crescere questa consapevolezza.
La giornata ambrosiana di Talienti è stata emozionante, meravigliosa e toccante. Una platea interessata di studenti e rappresentanti delle associazioni del volontariato, veri angeli custodi della società odierna.
“Presso il San Fedele ho ripercorso la mia esperienza professionale e umana riavvolgendo il nastro, facendo una cosa meravigliosa nel ricordare il mio passato – ha commentato Talienti -. Non sono uno scrittore, non sono un autore e quindi ho ritenuto che tutto il ricavato della vendita vada in beneficenza e a iniziative nelle carceri all’insegna della riabilitazione. L’importante è condividere il messaggio della speranza e solidarietà. La cultura non ha prezzo”.
Il messaggio del libro si sta diffondendo facendo il giro delle scuole tant’è che è stato inserito come segmento dell’insegnamento trasversale di Educazione Civica e lo stesso preside è stato invitato in parecchie scuole del nostro territorio per una condivisione dei temi del rispetto reciproco, del bene comune e dell’attenzione verso emarginati e bisognosi.
È stato importante portare fuori una bella storia, una storia del cuore: “messaggi che condividiamo ogni giorno con i nostri ragazzi – conclude Talienti – per fare sì che crescano con valori sani e che si possa far capire a tutti il senso dell’errore, cioè ripartire con ravvedimento e spirito rinnovato”.