Fibrillazioni a Manfredonia in vista delle Comunali di giugno 2024. Dopo il tonfo dell’amministrazione Rotice, in riva al golfo si starebbe lavorando ad un campo largo simile a quello visto a Foggia. La maxi coalizione dovrebbe essere guidata dal Pd che avrebbe già scelto il candidato sindaco, l’ex deputato Michele Bordo. Ci sarebbe anche l’ipotesi Maria Grazia Campo, sorella del già sindaco Paolo, ma si vorrebbe evitare un collegamento così netto con il passato. Ecco perché Bordo, fermo ai box da ottobre 2022, potrebbe mettere d’accordo tutti, caldeggiato dai vertici del partito locale come lo stesso Paolo Campo, attuale consigliere regionale e Franco Ognissanti.
I dem, raccontano alcune fonti, sarebbero quasi certi di tornare al governo cittadino, a prescindere dal campo largo. L’ipotesi di un’operazione in stile Foggia è al vaglio del Movimento 5 Stelle ma, ad oggi, l’alleanza con il Pd non sarebbe così scontata. Anche “Con”, il partito del governatore Emiliano che nel 2021 si presentò da solo alle Comunali con Maria Teresa Valente candidata sindaca, starebbe valutando il da farsi. Il presidente regionale spinge da tempo per la super coalizione a tutti i livelli, ma a Manfredonia deve fare i conti con l’ex sindaco Angelo Riccardi ormai lontano dal duo Campo-Bordo.
Tra i nomi che circolano per la candidatura a sindaco spuntano anche Maria Grazia Campo, Saverio Mazzone e Giuseppe Basta
Chi vorrebbe trovare sponde nel centrosinistra sarebbe il creativo Saverio Mazzone, un tempo alla guida dell’agenzia di comunicazione foggiana “Red Hot”, prima delle esperienze nell’Agenzia del Turismo e nell’associazione “Pop – Officine Popolari”. Ma una sua candidatura, al momento, sembra piuttosto improbabile.
Nel centrodestra occhio a Giuseppe Basta di Forza Italia, vicesindaco nella Giunta Rotice fino alla spaccatura tra il suo partito e il primo cittadino. Il figlio di Michelangelo Basta potrebbe essere il nome giusto per aggregare un’alternativa credibile al Pd, ma la sua giovane età e la poca esperienza amministrativa non giocherebbero a suo favore. Ad oggi, il centrodestra manfredoniano risulta alquanto frammentato. Forza Italia ha perso pezzi durante il governo Rotice, Fratelli d’Italia arranca in seguito alla defenestrazione di Adriano Carbone e la Lega è ai minimi storici dopo il boom di qualche anno fa.
Proprio i salviniani potrebbero alla fine sostenere Gianni Rotice che da tempo strizza l’occhio al Carroccio e vorrebbe ripresentarsi alle elezioni accompagnato dai suoi fedelissimi e da alcuni ex berlusconiani.