Il 3 novembre sarà un’altra giornata molto importante per l’associazione Libera sul territorio foggiano: dopo un percorso di formazione e impegno che ha visto il coinvolgimento di alunni, docenti e famiglie, si svolgerà alle ore 9:30, presso l’auditorium della scuola “Ungaretti – Madre Teresa” di Manfredonia, sito in via Dante n. 2, l’assemblea di costituzione del Presidio Scolastico di Libera.
“È un passo importante per la città di Manfredonia ed è particolarmente significativo che il primo presidio di Libera della città sia proprio un presidio scolastico”, dice Federica Bianchi, referente provinciale dell’associazione antimafia.
“Siamo infatti fermamente convinti del ruolo attivo della scuola come luogo e istituzione pubblica privilegiata per accompagnare la crescita dei ragazzi e delle ragazze, capace di affrontare le molte sfide educative, culturali, sociali e ambientali che viviamo in questa fase storica, e per poter rispondere ai bisogni complessi di studentesse e studenti che sempre più spesso vivono con difficoltà e smarrimento la loro età e l’esperienza scolastica.
“Sarà un gruppo stabile e attivo che metterà insieme ragazzi e ragazze, docenti e famiglie”
Le dimensioni della formazione, dell’educazione, l’accompagnamento delle persone alla partecipazione, con particolare riferimento ai giovani, sono fondamentali per sostenere il nostro impegno e la costruzione di pratiche di contrasto civile alle ingiustizie sociali, alla corruzione e alle mafie, per la costruzione di contesti coesi, attenti alla dimensione della crescita civile e umana degli individui nelle comunità. Ecco allora che la nascita di un presidio scolastico sarà un luogo dove si concretizzerà questa idea di educazione, mettendo insieme tutti gli aspetti necessari per essere strumento fondamentale per la formazione dell’uomo, del cittadino e la costruzione di città e comunità che intendono svilupparsi secondo giustizia, uguaglianza, rispetto della dignità delle persone, tutela delle libertà personali.
Il presidio – prosegue Bianchi – sarà un gruppo stabile e attivo che metterà insieme ragazzi e ragazze, docenti e famiglie, sulle tante tematiche che richiedono l’impegno di Libera. La lotta alle mafie e alla corruzione non può essere opera di navigatori solitari e neppure attività esclusivamente delegata alle Forze dell’Ordine ed alla Magistratura: solo insieme possiamo costruire un Paese più gentile, più giusto, più equo e solidale e in questa sfida educativa la scuola, ne siamo certi, ha un ruolo fondamentale.
“La scelta di intitolare il presidio alla piccola Caterina muove dal desiderio di fare memoria di una giovane vita stroncata da una criminalità mafiosa che non si ferma davanti a niente e a nessuno”
Da questa consapevolezza è nata la volontà, da parte di un gruppo di alcuni docenti, di costituire a Manfredonia il presidio scolastico di Libera. Grazie al loro impegno sono stati coinvolti gli alunni, le loro famiglie e gli altri docenti creando così una rete di persone che si formano e si educano insieme e che hanno scelto di impegnarsi non solo ‘contro’ le mafie ma profondamente ‘per’: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione.Il Presidio, così come deciso dal gruppo fondatore, sarà dedicato alla giovane Caterina Ciavarrella, uccisa a soli 5 anni, il 28 marzo del 1981, a San Nicandro Garganico, da Giuseppe Tarantino che, con lei, uccise l’intera famiglia, dando inizio alla cosiddetta faida, da cui prenderà origine la mafia del Gargano. La scelta di intitolare il presidio alla piccola Caterina muove dal desiderio di fare memoria di una giovane vita stroncata da una criminalità mafiosa che non si ferma davanti a niente e a nessuno, spazzando via in un attimo, con violenza efferata e priva di scrupoli, una vita innocente e preziosa.
Una memoria la sua troppo a lungo dimenticata, forse proprio a causa del cognome che porta. Ecco allora che la giovane vita di Caterina ricorda a tutti che ogni bambino deve avere il diritto di essere libero di vivere e crescere per fare poi le proprie scelte consapevoli. Raccontare questa drammatica storia ci permette di sfatare quel falso mito secondo cui le mafie hanno un “codice d’onore” in base al quale non uccidono donne e bambini. Le mafie, invece, non hanno nessun onore e distruggono sogni, giochi, colori. Le mafie ci tolgono il futuro, così come 42 anni fa hanno tolto a Caterina il diritto di crescere e disegnare il proprio futuro.
Durante l’assemblea fondativa, in cui sarà firmato il patto di presidio ed eletto il primo referente, interverrà il dirigente scolastico, Francesco Di Palma, i docenti e gli alunni che insieme, hanno reso possibile la nascita di questo nuovo presidio.
Il nostro invito, rivolto a tutte le forze positive presenti sul territorio del mondo della scuola, delle Associazioni, delle parrocchie, è a camminare insieme al nascente presidio per rendere Manfredonia una città libera dalle mafie e dalla violenza mafiosa. Lo dobbiamo a Caterina e a tutte le vittime innocenti di questa nostra amata provincia.