Accuse continue tra i candidati a sindaco di Foggia Giuseppe Mainiero e Raffaele Di Mauro. Elemento del contendere la ‘vicinanza’ all’ex sindaco Franco Landella, la cui amministrazione è stata travolta dallo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Questa volta ad accendere la miccia è stato l’ex consigliere comunale civico: “Il candidato sindaco di Franco Landella, Raffaele Di Mauro, continua da settimane a dichiarare che se i Foggiani voteranno per il centrodestra la nostra città potrà contare su ‘un collegamento diretto con il Governo nazionale’ – ha dichiarato in una nota -. Capiamo l’esigenza di fare un po’ di propaganda spicciola, cercando di convincere i tantissimi cittadini terrorizzati da quelli che hanno portato il Comune allo scioglimento per infiltrazioni mafiose e sono stati travolti dagli scandali giudiziari. Ma a Di Mauro qualcuno dovrebbe spiegare come funzionano le istituzioni. L’attenzione che il Governo nazionale deve e dovrà riservare a Foggia è un dovere, qualunque sia il sindaco eletto, non un ‘favore’ riservato ai propri amici politici. Evidentemente le vecchie abitudini sono dure a morire. E le parole tradiscono il pensiero.
Io sono sicuro – conoscendola personalmente – che la premier Giorgia Meloni abbia una cultura istituzionale nettamente più seria di quella del candidato di Landella. Dirò di più: io, a differenza di Di Mauro, per parlare con la presidente del Consiglio non dovrò chiedere il suo numero di telefono a qualche parlamentare barese. Quindi diciamo la verità: chiunque diventerà sindaco di Foggia avrà il diritto di pretendere dal Governo nazionale impegno e sostegno. E di ricevere entrambi. Indipendentemente dalla tessera di partito che avrà o non avrà in tasca. Lo schieramento di Landella faccia un favore ai Foggiani: svolga la campagna elettorale senza raccontare frottole. A meno di non voler affermare ufficialmente che per il centrodestra le istituzioni sono al servizio dei partiti e non dei cittadini. Parli di Foggia, domandando alla nostra comunità se si ritiene soddisfatta di come ha sciaguratamente amministrato negli ultimi sette anni.
E lasci perdere questi “trucchetti” per tentare di racimolare qualche voto in più”.
Pronta la replica dell’avvocato candidato nella coalizione di centrodestra, con tanto di corredo fotografico. “Apprendiamo che per ‘qualcuno’ poter contare sulla squadra del governo nazionale sia un ‘abuso istituzionale’ – scrive in una nota Di Mauro -. Per noi, invece, si tratta di una collaborazione vincente per poter portare avanti e realizzare gli interventi e i grandi programmi di rilancio della nostra amata città. Per quanto riguarda le altre affermazioni sempre di ‘qualcuno’ sulla nostra storia, c’è una differenza: noi non rinneghiamo le nostre radici e le esperienze che ci hanno condotto fino a qui. Altri, invece, ritengono che i cittadini abbiano la memoria corta e non è compito nostro ricordargli che non è così. Mainiero, del resto, dimentica (o fa finta di dimenticare) il suo trascorso politico, che viaggiava sugli stessi nostri binari: ricordiamo (noi!) i suoi abbracci con Franco Landella e gli applausi scroscianti in occasione della campagna elettorale a sostegno dell’ex sindaco. Noi non dimentichiamo e non rinneghiamo. Abbiamo, però, un altro compito: quello di dare a Foggia una prospettiva di crescita economica, di trasparenza, di legalità e di speranza nel futuro. Perciò, non entreremo in polemica con smemorati di sorta, ma parleremo esclusivamente alla città delle nostre idee e dei programmi che intendiamo attuare… soprattutto con il sostegno concreto del governo Meloni. Si chiama collaborazione istituzionale”, conclude.
(In foto, Mainiero e Landella sul palco per il comizio di Giorgia Meloni nel 2014)