“Foggia è insicura perché non è adeguatamente illuminata, soprattutto in alcune zone, e sia perché non è munita di videosorveglianza. C’è un’oggettiva insicurezza che causa più reati e crea un’insicurezza soggettiva, quella percepita dai cittadini che poi tendono a farsi gli affari propri”. Lo ha detto Ludovico Vaccaro, procuratore capo della Repubblica durante la conferenza sull’arresto di Redouane Moslli, reo confesso dell’omicidio della tabaccaia Franca Marasco. “Se creiamo condizioni di sicurezza – ha aggiunto Vaccaro -, anche la voglia di collaborare si diffonderà”.
Il comandante provinciale dei carabinieri Michele Miulli ha parlato di “un lavoro incessante e di squadra. Per me motivo di orgoglio. A questa attività hanno partecipato tutte le componenti del Comando e anche le stazioni. Un’attività intensa caratterizzata da grande partecipazione emotiva. C’era bisogno dell’apporto di numerose persone. Abbiamo dovuto lavorare su materiale investigativo davvero copioso. Abbiamo acquisito i filmati di 25 telecamere, quasi tutte private, ed analizzato 50 ore di video”.
Il tenente colonnello Giuseppe Vecchia era in procinto di trasferirsi ma ha fatto slittare la partenza per risolvere il caso: “Lo Stato vince di fronte all’illegalità – ha affermato -. Adesso vanno implementati gli strumenti ausiliari per fare sempre meglio. Io credo che sia ingiusta la classifica che pone Foggia in fondo alla graduatoria. Ci sono segnali di rinascita, ma occorre operare sforzi comuni per fare in modo che problemi insormontabili possano diventare più semplici da affrontare. Questa città ha tanti lati positivi e mi ha sempre accolto bene. Certo, è difficile dal punto di vista dell’ordine e dalla sicurezza pubblica, ma il risultato di sabato dimostra che lo Stato di fronte all’illegalità non fa sconti a nessuno”.