Dopo il grande successo dell’anteprima con Dee Dee Bridgewater, l’edizione 2023 dell’Accadia Blues Festival scalda i motori in vista della giornata inaugurale di venerdì prossimo, 4 agosto. La manifestazione sostenuta dalla Regione Puglia e dal Comune di Accadia e organizzata dalla Aquadia srl s’intitola quest’anno “Incroci” e prenderà il via venerdì 4 alle 19.30 con l’inaugurazione della mostra fotografica “1960 – 1970: The Rock Revolution”, allestita nell’antico e diroccato rione Fossi, da lungo tempo abbandonato in seguito ai danni del terremoto e al centro di un imminente rilancio grazie ai fondi del Pnrr destinati ai piccoli borghi, dei quali il Comune di Accadia è risultato unico destinatario per la Puglia. Per l’intera durata del Festival, il rione ospiterà i suoni e le visioni del Fossi Art Village, che comprenderanno anche una serie di incontri e laboratori con alcuni degli ospiti in cartellone. Il sindaco Agostino De Paolis e il delegato alla Cultura Carmine Mastrangelo hanno infatti inteso il festival non come un semplice susseguirsi di appuntamenti, ma come un momento di vita comunitaria teso anche alla costruzione di un dialogo generazionale capace di preservare le radici e al tempo stesso di lanciare lo sguardo oltre la realtà locale.
La mostra fotografica vuol essere un modo per celebrare una forma musicale, il rock appunto, che ha segnato una svolta precisa nella storia del costume e della musica occidentali, influenzando gli stili di vita di più generazioni.
Per la parte musicale, il 4 a partire dalle 21.30 in piazza Matteotti il palcoscenico del Festival proporrà il rural blues e la roots music americana dei Moonshiners e, a seguire, la storica formazione capitolina Jona’s Blues Band, più volte impegnata nelle pellicole di Carlo Verdone. Per l’occasione, la band ospiterà anche il blues singer Fulvio Tomaino e il grande sassofonista americano Eric Daniel, un artista che può vantare collaborazioni con Zucchero, Joe Cocker, Geroge Benson, ma anche Ella Fitzgerald, Stevie Wonder e Gil Evans.
Sabato 5 agosto l’apertura della serata sarà affidata alle contaminazioni fra jazz d’avanguardia e musica etnica dell’Ava Trio, formato dai pugliesi Giuseppe Doronzo ai sax e Pino Basile alle percussioni con il contrabbassista turco Esat Ekincioglu. Subito dopo sarà la volta del sassofonista campano Daniele Sepe, figura di primissimo piano del jazz italiano e non solo, sorta di fantasioso Frank Zappa in versione partenopea. Con la Banda di Accadia, Sepe porterà in scena il suo “Sepè le Mokò”, un omaggio alle colonne sonore dei film di Totò che attraversa grandi pagine d’autore a firma di Trovajoli, Luttazzi, Rustichelli, Piccioni e Umiliani.
Il duo dei Superacustica, formato dai virtuosi Oscar Bauer chitarre e Andrea Lupo Lupi basso, proporrà domenica 6 un tripudio di “fingerpicking” tra blues, jazz, folk e musica hawaiana, prima di cedere il palcoscenico allo zydeco e alle musiche tradizionali della Louisiana portate in scena dall’Accadia Crazy Dixie, quartetto nato in seno al Festival e formato da Mario Insenga voce e traps, Luciano Nini clarinetto, Biagio Fierro bassotuba e Francesco Citera fisarmonica. La formula adottata dalla direzione artistica predilige infatti anche il coinvolgimento nel festival di alcune tra le migliori realtà locali.
Toccherà quindi alla leggendaria band britannica degli Animals, impegnata nel tour che ne celebra i sessant’anni di attività, concludere gli appuntamenti del Festival lunedì 7 agosto. Ancora solidamente in mano al loro fondatore, l’ottantaduenne batterista John Steel, gli Animals possono vantare di essere entrati a far parte della Rock and Roll Hall of Fame anche grazie ai milioni di copie vendute dal loro disco d’esordio, il celeberrimo “The House of the Rising Sun”, per non dire delle loro versioni rock di cover come “Don’t Let Me Be Misunderstood”, “I Put A Spell On You” o “Don’t Bring Me Down”. Nella versione attuale, denominata Animals and Friends, Steel è in tournée con il chitarrista Danny Handley, il tastierista Barney Boogie Williams e il bassista Norman Helm. Concluderà la serata un DjSet a cura di Paolo Polcari, fondatore e produttore degli Almamegretta e autore di svariate colonne sonore per film diretti da Antonio Capuano e John Turturro. Sempre Polcari sarà anche protagonista di un incontro-laboratorio pomeridiano con il pubblico. I momenti di dialogo e di attenzione alle culture giovanili sono infatti parte integrante del progetto artistico pensato per Accadia Blues, che ormai attira numerosi giovani da tutta l’area del Subappennino. Ai seminari e concerti si accederà sempre gratuitamente.