Il noto geriatra foggiano, Massimo Zanasi, ospite del Circolo Unione per tracciare il nuovo identikit dell’anziano e per fare il punto sull’ospedale “Lastaria”. Introdotto dal presidente del circolo lucerino, Silvio Di Pasqua, Zanasi ha fatto il punto della situazione sulla qualità della vita delle persone anziane in Capitanata. “La persona affetta da sarcopenia, che soffre il caldo, ha difficoltà ad assimilare il cibo, vive in uno stato di isolamento sociale, familiare e sanitario. Questo è l’anziano tipo. Noi geriatri lavoriamo per evitare che l’anziano diventi fragile”. Riflettori puntati sull’Alzheimer. “Colpisce più gli uomini che le donne, e ad oggi non ci sono farmaci per curare la demenza. Credo che l’ultimo farmaco immesso sul mercato risalga a venti anni fa, e a differenza del Covid che ha visto in due anni la scoperta di numerosi vaccini, per l’Alzheimer niente di tutto questo. Una battaglia persa”.
Infine, Zanasi è tornato a parlare dell’ospedale di Lucera. Che fine ha fatto il progetto di sviluppo che aveva avviato Dattoli il quale aveva previsto il potenziamento del Lastaria e raccordo con il Policlinico Riuniti attraverso l’orbitale, che avrebbe consentito il trasferimento da Lucera a Foggia in poco più di 15 minuti? “Dattoli è stato un direttore generale fortemente illuminato, aveva immaginato per il plesso di Lucera un Dipartimento geriatrico, sarebbe stato l’unico da Ancona a Palermo. Una intuizione importante a cui nessuno ha dato seguito. Sull’eventuale degrado e depotenziamento dell’ospedale di Lucera bisognerebbe interrogare il management attuale”.
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