Sino al 15 settembre il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di San Severo sarà temporaneamente accorpato a quello di Manfredonia. La decisione è stata assunta dalla direzione, d’intesa con i direttori dei due SPDC, sia per consentire l’avvio delle procedure di realizzazione dei lavori di adeguamento strutturale dei locali all’interno del Presidio Ospedaliero (necessari per l’ammodernamento energetico e per la prevenzione del rischio suicidario), che per far fronte alla carenza di personale.
“Nessuna chiusura quindi – spiegano con una nota -, ma solo uno spostamento graduale e temporaneo dei posti letto per rendere il servizio più idoneo a garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori. Le persone attualmente ricoverate a San Severo saranno progressivamente dimesse, man mano che lo consentiranno le condizioni di salute. Quelle non dimissibili entro il 15 luglio, saranno trasferite nel Servizio di Manfredonia. A San Severo resterà comunque operativo il day service che, unitamente al servizio territoriale di Salute Mentale, garantirà l’assistenza necessaria”.
L’SPDC di San Severo dispone di 15 posti letto. Attualmente, a fronte di uno standard di 9 medici (così come previsto dal Piano Triennale del Fabbisogno Aziendale), sono in servizio 3 psichiatri, compreso il Direttore della Struttura.
“Per irrobustire l’organico la direzione ha chiesto al Policlinico di Foggia di poter scorrere la graduatoria del concorso, appena concluso, per la disciplina di Psichiatria – proseguono -. D’intesa con il direttore generale del Policlinico Pasqualone e il direttore dell’SPDC di Foggia Bellomo si procederà, nelle prossime settimane, all’assunzione di nuovi psichiatri. Si tratta, pertanto, di un accorpamento puramente funzionale, deciso anche per rispondere alla necessità di assicurare le ferie al personale del Servizio, sottoposto ad un particolare stress in questa fase post pandemica. L’accorpamento potrà essere revocato in qualsiasi momento qualora le condizioni strutturali ed assistenziali dovessero consentirlo”, concludono.