Si è spento venerdì 9 giugno, Nino Mazzamurro, storico ex presidente dell’Ataf e ingegnere trasportistico tra i più influenti in Italia. D’area Ds-Pd, Mazzamurro è stato consulente ministeriale e manager delle più grandi aziende di trasporto pubblico del Paese. Tecnico audace e innovativo, direttore generale dell’Atac la più grande impresa di trasporti d’Europa e di Cotral, la sua visione avveniristica è stata fondamentale per la rivoluzione ferrata della Campania, con il sistema di metropolitane urbane ed extraurbane, voluto dall’allora sindaco Antonio Bassolino, che collegano Napoli all’hinterland vesuviano e alla penisola sorrentina.
Per lungo tempo è stato anche consulente del Ministero dei Trasporti, con Burlando e Treu e Bersani Ministri ed è tra gli ingegneri chiamati a disegnare la tratta dell’Alta Velocità Bari-Napoli, per i valichi e il risparmio di chilometri nella sezione Orsara-Apice.
Amico personale di Massimo D’Alema e Romano Prodi, a Foggia aveva immaginato lo sviluppo poi abortito dell’asse su Via Bari, con la presenza della seconda stazione ferroviaria, che è ancora una incognita. Porta la sua firma anche il progetto di quartiere residenziale del compianto don Michele Perrone, Foggia 2, mai più realizzato. Tra le grandi opere visionarie mai realizzate a Foggia c’è quella relativa alla zona dei “cavalli stalloni”, dove aveva progettato una mega area con parco cittadino, parcheggi sotterranei con scale mobili e percorsi con vetrine commerciali che portavano in centro città. Progetto autorizzato, finanziato ma mai attuato.
All’Ataf aveva prima delineato tutte le corse della città e nel passato recente, intercettato come amministratore unico da Gianni Mongelli, ha attuato il sistema dei parcheggi, portando il primo anno nelle casse dell’azienda oltre 4 milioni di euro e mettendo a punto il piano rientro che la società in house ancora paga. I funerali si svolgeranno questo pomeriggio alle 16.30 nella Chiesa di San Pietro in Macchia Gialla a Foggia.