È stato trovato morto all’interno della sua cella a Uta Angelo Frigeri, 40 anni, condannato all’ergastolo con l’accusa di aver sterminato a Tempio il 15 maggio del 2014 la famiglia Azzena: Giovanni, 50 anni, la moglie Giulia Zanzani, 46 e il piccolo Pietro, 12. Per gli inquirenti dovrebbe trattarsi di suicidio, ma è stata aperta un’indagine ed è stata disposta l’autopsia per chiarire con esattezza le cause del decesso. L’uomo era stato trasferito pochi giorni fa dal carcere di Badu ‘e Carros, forse perché trovato in possesso di uno o più telefonini. Di recente sono stati arrestati un agente penitenziario e la sorella di un detenuto per un traffico illecito di smartphone.
E, a questo punto, si cercano collegamenti con la fuga dal penitenziario barbaricino di Marco Raduano, boss garganico di 39 anni, che scontava la sua pena a 19 anni di reclusione. L’evasione risale al 24 febbraio scorso. Il sindacato Uil Pa Polizia Penitenziaria in un comunicato ha parlato di “gesto estremo imprevedibile anche perché il detenuto, trasferito di recente dall’Istituto nuorese di Badu e Carros, non aveva fatto presagire nessun disagio e non era stato necessario sottoporre nei suoi confronti il provvedimento di grande sorveglianza”. Lo stesso sindacato aveva denunciato a Uta “ormai da diverso tempo il numero estremamente abnorme di eventi critici nelle sezioni detentive con numerosissimi tentativi di suicidio, autolesionismi, aggressioni tra detenuti e a danno degli agenti, minacce di morte, offese, scioperi della fame”. (Ansa).